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Giuseppe Buzzanca,
sindaco di Messina, ha richiesto tramite lo
studio legale dell'avv. Giuseppe Mazzarella, la restituzione degli
impianti sportivi comunali e spazi connessi, detenuti dalla F.C.
Messina Peloro srl. La richiesta del sindaco è stata fatta “in
considerazione della mancata iscrizione della squadra di calcio nelle
competizioni sportive professionistiche pur a fronte del riconosciuto
titolo a militare nella cosiddetta serie B”. Il sindaco tramite la nota
che lo studio legale ha già trasmesso, ha inteso anche “verificare la
possibilità di perfezionare bonariamente (e, dunque, consensualmente)
la restituzione delle strutture, evitando così alla Città di Messina ed
anche alla società calcistica un contenzioso che altrimenti non potrà
che essere subito avviato”.
I Franza rispondono con un secco no: "la realtà degli
eventi verificatisi negli ultimi mesi, finisce con il rassegnare
l'impressione di una sorta di ritorsione nei confronti di una società
colpevole di non aver voluto continuare ad investire in solitudine e
senza alcun supporto, accollandosi perdite nell'interesse collettivo e,
paradosso conclusivo, trovandosi persino a divenire oggetto del
dileggio, delle minaccie e degli attentati di sparuti gruppi di
esagitati, dimentichi che, senza l'intervento della società, il Messina
calcio sarebbe già da tempo sparito. L'emotività che
negli ultimi tempi sembra aver affasciato anche rappresentanti politici
e organi istituzionali, non ha neppure consentito di tenere conto del
fatto oggettivo, rappresentato dall'incapacità di altra imprenditoria e
dell'Amministrazione di reperire anche la modesta somma di 800 mila
euro, necessaria a dar corso al c.d. lodo Petrucci. A tale condizioni,
a maggior ragione, sfugge il senso dell'agitarsi collettivo della
posizione assunta dai media e delle ultime determinazioni
dell'Amministrazioni comunale in merito all'accordo procedimentale.
Iniziative tutte che, a ben guardare, sono accompagnate dalla
consapevolezza di dar luogo a un grave pregiudizio alla realizzazione
della molteplicità di interessi pubblici, pur di arrecare dispetto e un
ingiusto danno alla F.c. Messina Peloro s.r.l."."L'amministrazione comunale - conclude il gruppo imprenditoriale - nonostante
la scadenza dei termini previsti e delle proroghe concesse, è rimasta
inadempiente agli impegni assunti con grave pregiudizio oltre che per
la società, anche per gli interessi che dovevano essere realizzati".