03 ott, 2023

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Curiosità dal Web

 

A QUANDO UN SINDACO MESSINESE?


Cari concittadini mi permetto di fare una riflessione sulla situazione politica della citta’ Messina.
La risposta a questa ovvia domanda è nei fatti,nella quotidianità di chi abita questo territorio,nell’invivibilità generale che sta scatenando una serie di conseguenze negative per i residenti,per i rapporti sociali.per l’ambiente nel suo complesso. Ancora una volta il grido d’allarme arriva da gruppi di cittadini riuniti in associazioni e comitati,che hanno deciso di informare la popolazione,e di denunciare una situazione di degrado diffuso e di forte prevalenza degli interessi individuali su quelli collettivi.

Messina porta della sicilia annunciano con trionfalismo certi cartelli pubblicitari,ma se chiedi in giro di definire quest’area,ci si può sentire rispondere:Messina,città dell’inquinamento acustico,Messina,città della monnezza,Messina,città senza memoria,Messina città malata,Messina ,città privata della sua dignità politica.

La nostra messinesità forse è morta con GAETANO MARTINO o con SALVATORE PUGLIATTI?

Non ci credo.Evito di soffermarmi su questi due illustri figli di Messina,che hanno tenuto alto il nome della città e dei suoi abitanti.
Noto con molto dispiacere che negli ultimi 35-40 anninon ci sia stato un sindaco messinese o,buddace.Noto con molto dispiacere che a guidare l’ateneo messinese non è gente che può competere con l’illustre Messinese Salvatore Pugliatti.

Forse i messinesi sono degli incapaci? Io non ci credo.
I Gaetano Martino,i Salvatore Pugliatti,non ci saranno. Ma gente che può fare il bene di Messina, si.
Non ci interessa il colore, dovrebbe essere un Messinese.
Cari concittadini che ne pensate
 
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I messinesi meritano di più

Non si comprende

l'attuale situazione del comune di Messina.Sig. Sindaco del comune di Messina: i messinesi meritano di più.

A livello politico,si coglie l'occasione per nuovi protagonismi, per arricchimenti facili,per un saccheggio selvaggio del territorio.

La pressione non si capisce bene da chi viene effettuata.I nuovi posti di lavoro(quando ci sono),l'offerta del suolo con nuova destinazione d'uso,qualche cortesia personale,creano una situazione di malessere diffuso, che emerge sempre di più.

L'imprenditoria d'assalto legata alla monocultura del mattone,della cantieristica navale,di qualche azienda che appare e poi scompare,condiziona pesantemente la vita politica messinese.

Giungendo a subordinarele scelte del cosiglio comunale,succedutosi negli anni,alle varie amministrazioni di enti che cambiano a ritmo sostenuto.Fulcro di questo malaffare sono i vari assessorti( io ti voto,tu mi fai costruire,io ti voto,tu mi rilasci una licenza, io ti voto, tu mi dai un posto di lavoro).

Al trionfo del malaffare,la magistratura risponde,con arresti e processi.I più delle volte si concludono con amnistie,scadenza di termini,assoluzioni parziali.

Ma quali sono,in particolare le tecniche usate dal ceto politico messinese per continuare a detenere un potere così distante dalle necessità sociali?

C'è da ricordare l'assoluto interscambio tra le coalizioni(destra,centrodestra,sinistra centrosinistra),le quali stando all'opposizione si mostrano vicine ai bisogni della collettività,stando al governo della città danno prova ampia di distacco totale dei loro bisogni.

Sig. Sindaco un problema reale ,intenso ,è molto sentito dagli abitanti dei villaggi di Tipoldo Larderia sup,Larderia inf,Tremestieri,Pistunina,parte di Zafferia,parte di Contesse: è il cimitero di Larderia che deve sopportare una utenza di circa 10.000 abitanti.

Sig. Sindaco, Sig. Assessore al ramo,mi chiedo e vi chiedo:

E' giusto che gli abitanti di questi villaggi vengono trattati così?

E' giusto dire ai parenti del defunto( dopo essere nato e cresciuto nel suo villaggio,sicuramente ha pagato le tasse,qualcuno avrà fatto pure la guerra ) che la salma verrà tumulata in altri siti cimiteriali.

E' mai possibile che problemi dove c'è prevista la spesa di decine di milioni di EURO, i soldi si trovano,dove cè da investire poco,i soldi sono sempre pochi o,nienteaffatto?

I cittadini hanno capito pure che, il Sindaco,l'assessore, il consigliere di turno concedono favori in cambio di voti.

Si interessano personalmente delle fognature,del lampione spento,delle buche per le strade,dell'acqua inquinata che giumge nelle nostre case.

Poichè il rapporto col politico è personlizzato,in questo territorio saccheggiato vige un'omertà dilagante.

La mancanza di trasparenza negli atti amministrativi è sempre attiva.

Sig. Sindaco del comune di Messina,

Sigg. Assessori,

Sigg. Consiglieri.

I MESSINESI MERITANO DI PIU'


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COME E DOVE NASCE LA FESTA DEL 1 MAGGIO

 

La data si deve ad una legge dell’ ILLINOIS USA anno 1886, approvata il primo MAGGIO. Stabiliva che la giornata lavorativa non poteva superare le otto ore. Gli americani erano avanti, in quanto a riconoscimento dei diritti dei lavoratori, e la prima internazionale (voluta da MARX) chiese che legislazioni simili fossero adottate in EUROPA.

 

Il 1  MAGGIO rimase simbolico, anche perché, negli anni successivi alcune manifestazioni di lavoratori  che festeggiavano la legge finirono in scontri con molte vittime.

Fu la seconda internazionale al congresso di PARIGI, nel 1889 a stabilire che il  1 MAGGIO  sarebbe stato festeggiato in tutto il mondo.

Lo sapevate che la seconda internazionale era già diventata comunista e, alla terza la fondo LENIN al cremlino nel 1919. Così la storia mise in atto un feroce ladrocinio di idee.

 

La festa dei lavoratori nasce da una legge USA ,ma diventa patrimonio dell’internazionale comunista, vale a dire di un mondo nemico dei lavoratori dei loro diritti e,della loro libertà (vedi ex RUSSIA, CINA,COREA DEL NORD, BIRMANIA,ex JUGOSLAVIA ecc.). Ancora adesso le bandiere  sono tutte rosse in ossequio al conformismo.

I nostri sindacati ci invitano in piazza a festeggiare la fregatura e l’ingiustizia che subiamo.

Lo sapete che il figlio di un sindacalista di primo piano, quello con la erre moscia, va in giro in Ferrari? Il sindacalista è BERTINOTTI.

Chi mi conosce sa, che ho sempre lavorato. Al fianco di questi sig. non festeggerei mai nulla, di solito festeggiano, chi lavoratore non lo è stato mai, e, quelli che il lavoro non hanno mai conosciuto.

Fossi in loro mi gratterei il viso con la grattugia (saria o so potu mi rattiria a facci ca’ rattalora).

Riflettendo :  quanti ex sindacalisti ci sono nel nostro parlamento, un po’ troppi per non riflettere.

Ultimo goveno PRODI chi era il presidente del Senato? MARINI ex sindacalista. Chi era presidente della Camera? BERTINOTTI ex sindacalista.

 

Tutto ciò mi porta a delle riflessioni, a voi no? Non ci credo

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Il terremoto da solo non uccide. Un edificio fatto male si.....

 


 

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