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Il
presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia, si esprime sui continui sbarchi di clandestini in Sicilia: "Le promesse di Maroni sulla fine degli sbarchi di clandestini entro la stagione turistica stridono con la triste realtà dei fatti. I centri di permanenza sono al collasso, 150 bambini restano segregati
a Lampedusa in violazione dei principi costituzionali e gli accordi
Italia-Libia si sono arenati per motivi non certo tecnici.
Riteniamo
grave l'idea ventilata da Maroni su 'L'Espresso' di
portare la permanenza nei Cie da 2 a 18 mesi. Ciò non permette una
migliore identificazione dei clandestini, per cui servono al massimo 60
giorni se c'è un accordo bilaterale o di collaborazione tra gli Stati.
Si trasforma, piuttosto, la permanenza in un provvedimento di custodia cautelare che il nostro ordinamento riserverebbe a categorie quali i mafiosi e i terroristi. Gli
sbarchi rappresentano solo il 10% del problema.
Resta da risolvere il restante 90%: invece di avventurarsi in slogan
per le vacanze estive, il ministro deve dirci cosa intende fare per
contrastare il fenomeno in quanto tale e come pensa si possano meglio
integrare gli immigrati regolari e quelli che vogliono venire a
lavorare in Italia nel rispetto delle leggi".