Dighe di rifiuti nei torrenti aspettano il collaudo pioggia. A tutto c'è uno scopo in quanto le discariche nei letti di fiumiciattoli defunti attendono solo la
prima piena per tappare i ponti e allagare i quartieri; così nella nostra zona possiamo costruire una nuova scuola per gli studenti del plesso di Tremestieri, strutture per la viabilità, centri di aggregazione per i giovani, strutture assistenziali e per la sicurezza. Ovviamente, manco a dirlo, tutti i torrenti cittadini sono nelle medesime condizioni. Messina, dove la
raccolta della spazzatura costa al Comune 39 milioni di euro l' anno (denuciava nel 2004 il corrieredellasera.it),
dei quali solo 7 (uno e mezzo l' anno) recuperati per il periodo dal 1999 al 2003. Un delirio. Con 530 addetti Messina butta il
pattume di 260 mila abitanti in fetide discariche stracolme ed è in
rosso per decine di miliardi. Mentre, pensate un pò, con 264 dipendenti, la metà, l' azienda
di Padova serve venti comuni, smaltisce in due impianti d' avanguardia
(posti quasi nel centro della città, alla faccia delle rivolte plebee
di altre zone della penisola) i rifiuti (per un terzo differenziati) di
450 mila abitanti e grazie al pagamento corale delle bollette non costa
al Comune un cent. Messina, dove cadono i soffitti delle scuole elementari e il solo
trovare i denari per aggiustarli diventa una corsa affannosa. Dove la
qualità della vita si è deteriorata al punto che Messina è all'
ultimissimo posto (103° su 103) tra tutti i capoluoghi d' Italia nel
dossier del «Sole 24 ore»: 93° per depositi bancari, 91° tasso di
occupazione ed export, 100° per tutela dell' ambiente... una nuova strategia urbanistica, quella messinese.
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