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Niente più trasferte per gli ultrà del Napoli. La linea del capo
della polizia Antonio Manganelli sembra prevalere alla vigilia della
riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive in calendario
oggi. Ma i provvedimenti restrittivi potrebbero allargarsi anche ad
altre tifoserie. Si procederà per gradi, insomma, in attesa che il
ministro Roberto Maroni riceva la relazione del questore di Napoli,
Antonio Puglisi dopo quanto avvenuto la prima giornata di campionato alla stazione e sul treno per Torino. E lascia perplessi la decisione di scarcerare i tifosi dopo gli scontri di domenica.
PERCORSO A OSTACOLI - Nel corso del vertice dell'Osservatorio e
del neocomitato di analisi convocati per oggi, si analizzerà il livello
di rischio degli incontri in calendario il prossimo turno. Manganelli
sa che l'ordine pubblico in questo frangente è "un percorso a ostacoli,
ma proprio per questo motivo dobbiamo affrontarne uno per volta e
valutare caso per caso senza divieti generalizzati". Scontato che il
primo provvedimento di questa stagione riguardi i tifosi partenopei
autori del vergognoso scempio della trasferta romana.
ABETE - Dalla sua il presidente della Figc, Giancarlo
Abete, è intervenuto a difesa delle società: "E' giusto tenere conto di
quanto è successo e prendere provvedimenti adeguati - ha detto
intervistato da 'Radio 24' - nei confronti di chi si è reso
protagonista di episodi di vandalismo, con comportamenti inaccettabili.
Ma è anche giusto non generalizzare, perché ci sono anche tifosi non
delinquenti che rispettano le leggi".
LE REAZIONI POLITICHE - La crepa tra governo e Osservatorio
rischia di incidere sulla resa delle azioni mirate per sostenere e
tutelare la pubblica sicurezza. Il leader del Pd, Walter Veltroni, si
mostra intransigente e attacca l'esecutivo: "La scarcerazione dei
teppisti responsabili dei gravi incidenti prima e dopo la partita
Roma-Napoli è un fatto gravissimo . Il segnale che si lancia è
pesantemente negativo. Evidentemente dagli atti del governo si evince
una morale: duri con quelli che non votano come gli immigrati e deboli
con quelli che votano". Il sottosegretario Alfredo Mantovano, sostiene
che "ora c'è necessità di rigore e fermezza e si possono attuare le
norme già in vigore, come quella che inibisce le trasferte alle
tifoserie poco meritevoli". Un monito perfettamente in accordo con
quanto affermato dal ministro Maroni domenica dopo aver visto in
televisione le immagini dei passeggeri costretti a scendere dal treno
in partenza da Napoli e diretto a Torino.