Entro novembre apriranno a Messina gli Ecopunti. Saranno oltre 90 sparsi strategicamente nelle sei circoscrizioni. I cittadini
porteranno i propri rifiuti che verranno pesati e ripagati in contanti.
Interessanti le tariffe per la spazzatura... Due esempi: tra i 40 e i 50 centesimi al chilo per il
vetro, 70 centesimi per la plastica. Gli obiettivi del progetto, come si può leggere sul
portale online dell’associazione, si propone quattro obiettivi
fondamentali: occupazionali, ambientali, culturali e sociali. «La
nostra attenzione al futuro ci ha fatto pensare ad un sistema dove si
riducono le emissioni dei mezzi che passano per la raccolta che non
gireranno più per le vie mezzi vuoti ma che si riempiranno ad ogni
negozio, riducendo i passaggi e le soste e quindi anche il traffico. Il
negozio occuperà almeno due persone, introdurrà una nuova visione della
differenziazione e aiuterà le persone che hanno un reddito basso ad arrotondare le entrate».
Ad occuparsi della nascita di questi importanti strumenti a favore della differenziata la Recoplastica, società nata nel 2006 in provincia di
Torino, che propone un’idea innovativa quanto
redditizia, sia a livello ambientale che economico: quella degli
Ecopunti, veri e propri negozi dove i cittadini vendono i propri
rifiuti, precedentemente differenziati negli appositi sacchetti,
secondo un tariffario al chilo. Il responsabile regionale di Recoplastica è il consigliere della IV circoscrizione Pippo Famulari
che ha partecipato, insieme al
sindaco Giuseppe Buzzanca, alla trasmissione UnoMattina. In quella occasione Buzzanca aveva aperto le porte ai privati e agli
Ecopunti spiegando che, date le imbarazzanti percentuali attuali che si aggirano tra
il 3,8 e il 6 per cento, l’aiuto di mezzi esterni all’istituzione
pubblica sono ben accetti.
«Mi fa piacere l’apertura del sindaco – ha affermato il responsabile di Recoplastica, Famulari – che può
essere solo d’aiuto ad un’attività alla quale crediamo e nella quale
andremo avanti comunque. Abbiamo già stilato un protocollo d’intesa con
l’assessore regionale all’Ambiente Giuseppe Sorbello
e presto ne realizzeremo un altro con l’Ato3. Sono più di trecento i
privati messinesi già disponibili, tra i quali diversi imprenditori,
dunque ci sarà una sinergia tra pubblico e privato. Crediamo nel
progetto, che a Moncalieri, in provincia di Torino, ha consentito di
raggiungere il 68 per cento della raccolta differenziata».
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