Un'altra provocazione del satirico comico Beppe Grillo che, visto il successo riscontrato l'8 settembre al V-Day, parte alla carica con una forma di protesta unica... mai vista. Il suo faccione sulle liste elettorali "meritevoli"
Un bollino di garanzia per le Liste Civiche comunali: questa la
nuova proposta del comico Beppe Grillo per una politica più "pulita".
Tra i requisiti per ottenere la "certificazione", ci sono il non essere iscritti a partiti ed essere incensurati.
Ma quale potrebbe essere il loro successo? Un sondaggio di Renato Mannheimer dice che c'è tra gli italiani un'estesa voglia di votare Beppe Grillo, dopo le sue ultime esternazioni. Il 17% preannuncia senz'altro il proprio suffragio, il 33% "lo prenderebbe comunque in considerazione".
Il movimento di Grillo - viene spiegato - giunge a coniugare la larga
diffusione degli atteggiamenti legati all'antipolitica con la protesta
"politica" più radicale.
Il successo del Vaffa-Day in numeri:
152 piazze italiane hanno ospitato la manifestazione voluta da Beppe Grillo: una giornata per gridare il proprio "Vaffa" contro una politica sempre più autoreferenziale e per raccogliere firme in favore di una legge di iniziativa popolare che escluda dal Parlamento i politici condannati con sentenza definitiva.
Anche senza il sostegno dei telegiornali nazionali, in centinaia di
migliaia si sono messi pazientemente in coda per sottoscrivere la
proposta: sono state così raccolte 300.000 firme.
Per puro spirito informativo citiamo ora la lista dei parlamentari che ci governano condannati con sentenza definitiva:
1) Massimo Maria Berruti (deputato FI):
8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
2) Alfredo Biondi (senatore FI):
2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.
La
sentenza di condanna a suo tempo resa dal tribunale di Genova nei
confronti di Alfredo Biondi è stata revocata in data 28 settembre 2001
per intervenuta abrograzione del reato.
3) Vito Bonsignore (eurodeputato Udc):
2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
4) Mario Borghezio (eurodeputato Lega Nord):
Condannato
in via definitiva per incendio aggravato da "finalità di
discriminazione", per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni
immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2
mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa.
5) Umberto Bossi (eurodeputato e segretario Lega Nord):
8 mesi definitivi per tangente Enimont.
6) Giampiero Cantoni (senatore FI):
Come
ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per
corruzione, bancarotta fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene
per circa 2 anni e risarcito 800 milioni.
7) Enzo Carra (deputato Ulivo):
1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al pm su tangente Enimont.
8) Paolo Cirino Pomicino (deputato Democrazia Cristiana - Partito Socialista):
1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per corruzione per fondi neri Eni.
9) Marcello De Angelis (senatore AN):
Condannato
in via definitiva a 5 anni di carcere per banda armata e associazione
sovversiva come elemento di spicco del gruppo neofascista Terza
Posizione.
10) Sergio D'Elia (deputato Rosa nel Pugno):
Condannato
definitivamente a 25 anni per banda armata e concorso in omicidio per
aver fatto parte del vertice di Prima Linea e aver partecipato alla
progettazione dell'assalto al carcere fiorentino delle Murate in cui,
il 20 gennaio 1978, fu ucciso l'agente Fausto Dionisi. Appena eletto
deputato, è stato subito nominato dall'Unione segretario della Camera.
11) Marcello Dell’Utri (senatore FI e membro del Consiglio d’Europa):
Condannato
definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a
Torino (false fatture Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per
altre vicende di false fatture Publitalia.
12) Antonio Del Pennino (senatore FI):
Condannato per finanziamento illecito.
13) Gianni De Michelis (eurodeputato Nuovo Psi):
1
anno e 6 mesi patteggiati a Milano per corruzione per le tangenti
autostradali del Veneto; 6 mesi patteggiati per finanziamento illecito
Enimont.
14) Daniele Farina (Deputato Prc):
Condannato
per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi,
resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza
degli ordini dell’autorità.
15) Lino Jannuzzi (senatore FI):
Condannato
definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato
graziato dal capo dello Stato proprio mentre stava per finire in
carcere.
16) Giorgio La Malfa (deputato Gruppo Misto):
Condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
17) Roberto Maroni (deputato Lega Nord):
Condannato
definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico
ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via
Bellerio a Milano.
18) Giovanni Mauro (senatore FI):
Condannato per diffamazione aggravata.
19) Domenico Nania (senatore An):
Condannato per lesioni volontarie personali.
20) Aldo Patriciello (eurodeputato Udc):
Condannato per finanziamento illecito.
21) Cesare Previti (deputato FI):
Condannato a 6 anni per corruzione giudiziaria.
Attualmente si trova in affidamento ai servizi sociali.
22) Egidio Sterpa (senatore FI):
Condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont.
23) Antonio Tomassini (senatore FI):
Medico chirurgo, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.
24) Vincenzo Visco (deputato Ulivo, sottosegretario all'economia e finanze):
Condannato
definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per
via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10
giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
Piú l’“ordine di riduzione in pristino dei luoghi”. Cioè la demolizione delle opere abusive.
25) Alfredo Vito (deputato FI):
Due anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.
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