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14/11/2008 - Grandi Mostre a Messina. Picasso, Botticelli, Montorsoli e altri

Notizie

La primavera a Messina sarà all' insegna dell'Arte. In città arriveranno capolavori di rappresentazioni religiose, 66 opere di Picasso ed una mostra di scultura del '400 e '500. Il Pane degli Angeli sarà il titolo della mostra messa in opera grazie alle intese con la Galleria degli Uffizi e il Comune di Messina. Si tratta di opere di Lorenzo Monaco, Luca Signorelli, il Botticelli, il Parmigianino, l’Empoli, Livio Mehus, Luca Giordano, e tre preziosi arazzi su disegno di Alessandro Allori e Francesco Salviati.

 

Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, con il sindaco, il vicesindaco, Giovanni Ardizzone, ed il direttore del Museo regionale di Messina, Gioacchino Barbera, ha illustrato l'evento culturale.

parmigianino - autoritrattoIl percorso espositivo ripercorrerà l'itinerario della redenzione, iniziato con le vicende narrate nell'Antico Testamento: la Creazione di Adamo, raffigurata in un dipinto dalle splendide tonalità blu di Jacopo da Empoli, il Peccato originale (pittore fiorentino del XVI secolo), la Cacciata dal Paradiso terrestre (Giovanni da San Giovanni), il Sacrificio di Isacco, prefigurazione del sacrificio del figlio di Dio sulla croce, la Caduta della manna (Fabrizio Boschi), pane degli angeli visto anch'esso come prefigurazione di un evento novotestamentario, ossia il sacrificio di Cristo come dono eucaristico del proprio corpo all'umanità. La seconda sezione è dedicata al Nuovo Testamento attraverso la figura di Maria, raffigurata nell'episodio dell'Annunciazione, dove con il suo "sì" Dio si fa carne nel ventre di una vergine in vista del riscatto di tutti gli uomini. Come Maria è "nuova Eva", così Cristo è "nuovo Adamo": dai progenitori derivò il peccato, dalla Vergine e Gesù la redenzione. Numerose sono in questa sezione le Madonne col Bambino esposte, dove le posture evocano il destino finale dei protagonisti. Quindi l'evento centrale della storia della salvezza, ossia la "Passione", iniziata con l'episodio dell'Ultima cena (mirabile è l'arazzo che raffigura questo evento eseguito su disegno di Alessandro Allori e restaurato per l'occasione), fino a giungere alla morte di Cristo in croce, vicende illustrate dalle opere di Carl Loth, Luca Giordano, Lorenzo Monaco, ecc., e preludio del tratto finale della vicenda, la resurrezione (Cristofano Allori) e la redenzione.
L'ultima sezione è dedicata all'assunto fondamentale della fede cristiana: l'eucaristia. Nelle opere esposte il corpo di Cristo è offerto alla vista dello spettatore come corpo eucaristico, ossia come segno di quel sacrificio salvifico del figlio di Dio che si rinnova quotidianamente durante ogni messa attraverso la Chiesa. Cristo, secondo la definizione dei grande esegeti, è il "pane del cielo", "pane dell'altare", "pane degli angeli". L'appuntamento con la stampa è stata anche l'occasione per il sindaco Buzzanca ed il vicesindaco Ardizzone, di fare il punto della programmazione degli eventi culturali che si realizzeranno a Messina dalla prossima primavera. Oltre a Pane degli Angeli, promossa dalla Soprintendenza speciale per il polo museale fiorentino, è stato confermato che Messina ospiterà dopo l'8 marzo 2009, Il Fantastico Mondo di Picasso, mostra attualmente allestita nelle sale Duca di Montalto del Palazzo dei Normanni. In totale sono 66 opere portate in Sicilia, molte delle quali esposte per la prima volta al pubblico, 31 capolavori provenienti dalla Collezione Würth e altre 35 opere provenienti da collezioni private europee e della Germania del sud. Tra le opere visibili per la prima volta dal grande pubblico, anche Les dames de Mougins, un gessetto e carboncino realizzato nel 1965 sul frontespizio del libro "Les dames del Mougins. Secrets d'alcôve d'un atelier" in omaggio al suo amico Droder. Anche a Messina sarà visibile la celeberrima Colomba del 1966, un pastello blu su foglio prestampato, che diventerà il simbolo universale della pace e della tolleranza, o la Ragazza con corona e barchetta, un olio su tela del 1939, che propone in contemporanea una visione frontale e una di profilo della testa. Molti dei capolavori della mostra raccontano la vita privata di Picasso, gli amori e le passioni. Come il ritratto di Geneviève Laporte, un inchiostro su carta del 1951, una giovanissima giornalista mandata da Le Monde per un'intervista al maestro che si protrasse con una relazione intensa di qualche mese, o ancora il ritratto di Françoise Gilot, del 1948 stessa tecnica, una giovane artista che ebbe una relazione pluriennale con Picasso, o la dedica "ai suoi piedi" per il ritratto Eugenia Errazuriz (matita su carta, 1920), lui che non era mai stati ai piedi di nessuna donna. E poi l'omaggio a Gauguin quando firma come "Paul" Picasso la matita su carta Omaggio a Gauguin del 1903. "Il mondo fantastico di Picasso" presenta anche alcune opere in bronzo e terracotta, e viene esposta da una collezione privata anche una delle primissime opere di Picasso, Dama con cesto, una matita del 1898 quando il maestro era appena diciassettenne ma già disegnava come i grandi artisti classici. Il Comune di Messina, infine, d'intesa con la Soprintendenza ai beni culturali ed il Museo regionale, promuoverà poi una mostra sulla scultura tra '400 e '500 a Messina che nei poli di Gagini e Montorsoli, conobbe esiti di altissima qualità, diffusi in tutto il territorio provinciale ed equiparabili alle coeve espressioni pittoriche.

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