Messina City -
Arte e cultura
Il Tesoro del Duomo di Messina,
custodito ed esposto nel corpo aggiunto sulla fiancata Sud del tempio,
è una ricchissima raccolta di preziosi oggetti di culto appartenuti
alla Cattedrale sin dal Medioevo, in massima parte argenteria opera
della rinomata scuola orafa messinese. Sono conservati più di 450 pezzi di particolare pregio artistico e storico donati da sovrani, nobili, vescovi e umile gente. In quattro sale suddiviso accoglie opere liturgiche di diversi artisti anche messinesi. Nella prima sala sono esposte le opere più antiche.
Il pezzo più prezioso del Tesoro
è la cosiddetta "Manta d'oro", preziosissimo rivestimento del quadro
della Madonna della Lettera nelle grandi feste, tutta d'oro finemente
cesellato con motivi floreali e geometrici; è opera dell'orafo
fiorentino Innocenzo Mangani, che la eseguì nel 1668.
Il Tesoro custodisce inoltre una ricchissima collezione di paramenti e
oggetti sacri; anche qui spiccano i lavori di famosi orafi ed
argentieri messinesi del passato. Alla preziosità della materia e del lavoro si sono aggiunti nei
secoli numerosi doni di diamanti, rubini, zaffiri e altre pietre
preziose, offerti come ex voto da parte di sovrani, vescovi,
gentildonne e umili popolani.
Altri pezzi preziosi sono:
- Braccio reliquiario di San Marciano, primo vescovo di Siracusa, donato dal vescovo Richard Palmer nel XII secolo.
- Reliquiario del Sacro Capello di Maria del XIV secolo, contenente il capello con il quale, secondo la tradizione, la Madonna legò il rotolo della Lettera inviata ai messinesi.
- Reliquiario di San Nicola, in argento a forma di braccio benedicente, del XV secolo.
- Reliquiario di San Paolo, in argento, anch'esso a forma di braccio, risalente al XVII secolo.
- Calice d'argento dorato del XIV secolo.
- Calice d'argento dorato, dono dell'Arcivescovo mons. Filippo Crispo (morto nel 1402).
- Pigna in cristallo di rocca, lampada d'epoca araba. Serviva per contenere le reliquie della Madonna nelle processioni.