Il pacchetto anti-crisi, varato la scorsa settimana, limita fortemente la possibilità di ottenere vantaggi fiscali. Con effetti retroattivi. Brutta sorpresa per le famiglie che nel corso del 2008 avevano fatto interventi per l’efficienza energetica confidando sulla detrazione fiscale del 55%.
La normativa, introdotta un paio di anni fa dall'allora ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani prevede, infatti, l'opportunità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% delle spese sostenute, ad esempio, per installare un pannello solare o sostituire un impianto di riscaldamento o cambiare gli infissi alle finestre. Ora, con l'entrata in vigore del decreto anti-crisi, accedere a questo incentivo sarà molto più difficile. L'iter per avere accesso agli sconti diventa più complesso. Il decreto prevede che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare all'Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi".
L'Agenzia delle entrate esaminerà le domande secondo l'ordine
cronologico di invio e comunicherà entro 30 giorni l'esito della
verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita
comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.
Per quanto riguarda invece le spese sostenute nel 2008, in caso di
mancato invio della domanda o di diniego da parte dell'Agenzia,
l'interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall'imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali (anziché tre come era previsto). L’intervento dell’esecutivo sta sollevando molte perplessità. Prima
di tutto lascia stupiti l’effetto retroattivo. Un vizio del legislatore
italiano che, in generale, inficia il principio della certezza della norma giuridica. Mentre, nel particolare, inciderà sulle tasche di quelle famiglie che hanno eseguito ristrutturazioni contando sullo sconto fiscale. Inoltre
la stretta colpirà direttamente tutte le imprese che operano nel
settore delle costruzioni – si pensi a quelle che installano impianti
di climatizzazione o infissi ad alta efficienza energetica– già in
sofferenza per l’accentuarsi delle difficoltà economiche. L’effetto
combinato della crisi e della scomparsa degli sconti fiscali potrebbe
essere devastante.
fonte:virgilio.it
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