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Troviamo così Clara
Barton, fondatrice della Croce Rossa Americana e conosciuta come
‘l’Angelo dei campi di battaglia’ per aver soccorso i soldati nella guerra
civile americana e in quella franco-prussiana del 1871.
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Accanto è raffigurato Isaac Newton, che non ha bisogno di presentazioni.
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Vi è poi Giorgio VI, re d’Inghilterra prima e dopo la seconda guerra mondiale: ne parla Frederick Murray nel suo libro ‘La balbuzie’ che l’Associazione ha fatto pubblicare dalle Edizioni Omega di Torino: "Nel
1937, quando avevo dodici anni, attendevo con notevole eccitazione di
sentire per radio il suo primo messaggio natalizio perché avevo saputo
che era balbuziente. Nonostante in quegli anni cominciasse a
diffondersi il sistema della registrazione, lui aveva scelto di parlare
dal vivo. Captai la BBC al momento giusto e sentii un gracchiante
‘Signore e signori, Sua Maestà Re Giorgio VI’. Iniziò senza difficoltà,
ma poi il suo parlare si fece via via più faticoso. Si fermava fra le
parole, dapprima pause brevi, poi sempre più lunghe. Capivo dal ritmo
che stava per bloccarsi e trattenevo il respiro aspettando che
succedesse. Un lungo silenzio, brevi suoni che tradivano tutto lo
sforzo profuso nel tentativo di parlare e poi rapide ripetizioni dalle
quali esplodeva fuori la parola. Capitò varie volte durante
quella prima trasmissione. Nonostante il suo impedimento, Re Giorgio
continuò a parlare in pubblico, infondendo fiducia al Paese quando esso
ne aveva più bisogno. Lo sentii dichiarare guerra alla Germania nel
1939. Era talmente emozionato che quasi non riusciva a parlare, eppure
il suo messaggio fu chiaro. Ero affascinato dall’amore che dimostrava
per il suo popolo e sentivo tutto il suo dolore per ciò che esso doveva
affrontare".
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Arriviamo poi a Winston Churchill. Potete trovare sul sito una intervista immaginaria al grande statista inglese. Ne consigliamo la lettura perché egli è un esempio per tutti noi.
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E così ci imbattiamo in Aristotele, un
altro personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Curiosamente si
legge che egli – filosofo, botanico, zoologo, fisico, critico
letterario, geologo, biologo – paradossalmente non sapeva niente
proprio di balbuzie. Pensava infatti che essa fosse causata da una
malformazione della lingua.
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Troviamo poi il volto sorridente di Marilyn Monroe. Anche in questo caso vi rimandiamo alla lettura dell’intervista immaginaria con l’attrice.
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In contrasto col sorriso di Marilyn, il volto grave di Charles Darwin, che come altri non ha bisogno di presentazioni. Da segnalare invece che anche il nonno, Erasmus Darwin, il maggior fisico del suo tempo, era balbuziente.
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Si prosegue con W. Somerset Maugham,
dottore, scrittore, diplomatico e altro ancora, presentato come il più
grande scrittore di racconti brevi di tutti i tempi. Tra questi ‘Of Human Bondage’ narra in forma autobiografica tutta la sua sofferenza per una forma di balbuzie particolarmente severa.
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La carrellata del poster si conclude con Lewis Carroll, professore di matematica a Oxford, poi divenuto famoso come scrittore di romanzi di fantasia per ragazzi: tra gli altri ‘Alice nel paese delle meraviglie’. Il disturbo era un male di famiglia: i nove fratelli avevano tutti, chi più chi meno, qualche impedimento di parola.
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