Messina City - Messina e la sua storia
Nel 348 a.C. la città, con l’aiuto dei Corinti poté riconquistare la perduta libertà. Nel 300 a.C. un forte gruppo di giovani bramosi di avventure lasciarono l’Abruzzo e vennero in Sicilia. Il loro nome era “Mamertini”, perché votati a Marte, dio della guerra. Essi conquistarono il predomino della città.
Venuti in conflitto sia con Gerone di Siracusa che con i
Cartaginesi, i mamertini chiamarono in aiuto i romani, e nel 261 a.C. il
console Appio Claudio riuscì a sconfiggere prima Gerone e poi i Cartaginesi.
Per ricordare questo episodio fu costruita una strada e in onore del console fu
chiamata Via Consolare Valeria, essa arrivava fino a Capo Lilibeo; Alla città
vennero concessi molti privilegi dopo la vittoria.Essendo Messina città di transito obbligata nel
Mediterraneo, si racconta che anche l’apostolo Paolo venne e sbarcò a sei
miglia di distanza dalla Città in quel punto della costa detto da allora in poi
Cala S. Paolo. Grazie a lui i messinesi si convertirono al cristianesimo.
Nell’anno 41 d.C. mandarono a Lei un’ambasceria insieme alla stesso S. Paolo sulla medesima nave. Giunti gli ambasciatori in Gerusalemme, ebbero in risposta dalla Madre di Gesù la seguente lettera scritta in ebraico:
Maria Vergine, figlia di Gioacchino, umilissima serva di
Dio, Madre di Gesù Cristo Crocifisso, della Tribù di Giuda, della stirpe di
Davide, ai Messinesi tutti salute e benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Consta per pubblico strumento che voi ci avete mandato legati e nunzi, e che
già per le prediche di Paolo Apostolo vi è nota la via della Verità, e che il
figlio nostro, generato da Dio, si è fatto uomo, e dopo la sua resurrezione è
salito al cielo. E perciò Benediciamo Voi e la Stessa Città, della quale
vogliamo essere perpetua protettrice.
La lettera era legata con alcuni capelli della Vergine, che
da allora in poi vennero custoditi nella Cattedrale. Maria fu sempre venerata
in Messina sotto il nome di Madonna della Lettera. L’originale della Sacra
Lettera fu accuratamente nascosta dal Senato messinesi che poi fu ritrovata
nell’archivio pubblico ma subito dopo se ne persero le tracce con i disastrosi
terremoti che colpirono la città. Queste notizie sono narrate anche dallo
storico Flavio Lucio Destro.
Nel periodo Medievale l'impero Romano era formato da tante province che si autogestivano perché troppo lontane dalla capitale, ma tutte erano unite nel nome di Roma. Proprio nel 395 d.C. sotto il regno di Arcadio, avvenne che i Bulgari si ribellarono a Costantinopoli (allora capitale dell'Impero). Arcadio tremendamente spaventato ed allarmato chiese aiuto a tutte le altre province romane. I Messinesi, capitanati dal generale Metrodoro, prepararono una flotta di 13 navi. Giunti a Tessalonica (Salonicco), iniziarono il combattimento contro i Bulgari e ne uscirono vincitori.
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