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Messina ha un piano Triennale delle Opere Pubbliche, variegato, completo, soddisfacente. In una città al dissesto e con poche speranze di ripresa immediata il
Piano potrebbe favorire la realizzazione di progetti, che sono quelli
che mancano. Ovviamente ci sembra un sogno ma se fosse fatto almeno un
1/10 di questo bellissimo elenco potremmo dire... qualcosa si muove.
Un investimento totale, nel triennio 2009-2011, di ben 1
miliardo 359 milioni di euro, dei quali 395 milioni solo il
prossimo anno. Nel piano, per fortuna nostra, ci sono solo opere finanziate da
Stato, Regione e Unione Europea, quindi di possibile realizzazione pescando nella liquidità che non proviene dal comune di Messina.
Tra le entrate, il piano di dismissioni da 11,8 milioni di euro che prevede le cessioni
della caserma dei Vigili del fuoco, delle scuole di Acqualadrone, Cumia
Inferiore e Tono, del terreno di via Salandra, dell’area Torrente
Trapani e dell’ex Amam di Gravitelli).
Tra gli
investimenti più significativi spicca ancora il project
financing: il costo maggiore è
previsto per il piano particolareggiato di Capo Peloro (90 milioni),
mentre tra le operazioni in regime di progetto di finanza rientrano ben
cinque parcheggi: il “La Farina” (12,9 milioni), lo Zaera Nord (8
milioni), il “Faraone” (4,4), il “Torre Faro” (3,6) e un altro a
Boccetta (12). Altri due project financing sono quelli
per la realizzazione della discarica di Pace, spesa prevista 5,7
milioni di euro, e per il recupero dell’Istituto marino (16,5).
Saranno 75 i milioni stanziati per gli svincoli di Giostra e
Annunziata, più 2,2 per impianti di illuminazione, ventilazione e Sos
galleria e altri 40 milioni per la riqualificazione dell’asse viario
Tremestieri-Annunziata. E tornando ai parcheggi, ci sono il Gazzi Nord
(3,8 milioni), l’ex Gasometro (357mila euro), il multipiano Tirone (21
milioni). Alla mobilità urbana è dedicato gran parte del piano, in
diversi settori.
Per il potenziamento e la messa in sicurezza della
linea tranviaria sono previsti quasi sei milioni di euro, 15 per la via
Don Blasco, strada di collegamento tra viale Gazzi e l’approdo Rfi, 8,5
per l’infrastruttura integrata di interscambio modale “Messina Sud”, 20
milioni alla voce “riqualificazione viabilità esistente tra l’approdo
di Tremestieri e il porto urbano”, solo per il tratto Tremestieri - San
Filippo. Altri 20 milioni sono previsti per la ferrovia sub-urbana
Messina - Camaro, 45 per la bretella sotterranea viale Europa – via Don
Blasco, e due importanti investimenti da 60 milioni ciascuno per la
metropolitana del mare e la riqualificazione delle aree ferroviarie
dismesse, con realizzazione del sistema di mobilità integrato Zona
Falcata – Tremestieri.
E poi, piste ciclabili
(più di 9 milioni), il lungomare Mortelle – Tono (6,6). Molte voci sono dedicate alle scuole,
tra le quali spicca quella da 3,8 milioni per la costruzione di un
nuovo complesso a Tremestieri. C’è spazio anche per i laghi di Ganzirri
(5 milioni), il nuovo Palazzo di Giustizia (17,8), il collegamento tra
i Forti umbertini (25 milioni).
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