Domenico Fisichella (Messina, 15 settembre1935) è un uomo politico italiano, più volte senatore e ministro della Repubblica. Fa attualmente parte della Margherita, ma, proveniente dalle file della destra cattolica e monarchica, è stato co-fondatore di Alleanza Nazionale nel 1995 e presidente dell'Assemblea Nazionale di questo partito fino al 2005.
Già professore ordinario nell'Università di Roma "La Sapienza", è stato Ministro dei Beni Culturali e Ambientali nel 1994 durante il primo Governo Berlusconi. Contestualmente a quella elezione, è diventato senatore, poi riconfermato per le due successive legislature. Dal 6 giugno 2001 è vicepresidente del Senato.
Nel 1992, in un articolo apparso su Il Tempo,
suggerì al Msi di farsi promotore di una "alleanza nazionale" per
uscire dallo stato di ghettizzazione politica in cui versava.
Nel novembre 2005, dopo l'approvazione della riforma federalista, conosciuta come "devolution", decise di abbandonare An: "C'è
una storia nazionale, oltre che familiare e personale, nella quale io
mi riconosco - disse Fisichella - che non contempla il federalismo".
Nel gennaio 2006, formalizzò il suo cambio di schieramento, aderendo alla Margherita, formazione politica della coalizione di centrosinistra, L'Unione, che nel suo programma elettorale critica la riforma costituzionale approvata dalla Casa delle Libertà pur prevedendo una nuova riforma federale delle istituzioni repubblicane e l'attuazione del federalismo fiscale.
Nel febbraio 2006 partecipò ad un congresso a Lucca, titolato "I giovani e la Costituzione del '48"
con l'intento di sensibilizzare il pubblico verso i valori della Carta
Costituzionale e i pericoli derivanti dall'apportare cambiamenti non
indispensabili. In vista delle elezioni politiche del 2006 è candidato al Senato nella circoscrizione Lazio con la Margherita.