Fu
un patriota, un garibaldino sostenitore convinto di quell'Unità
d'Italia che, con l'annessione della Sicilia al Piemonte, era divenuta
realtà.
Il grande erudito e poeta messinese fu un abile
traduttore e critico, la sua fama è legata al fatto di avere composto
versi non solo in italiano ma anche in francese e in dialetto siciliano
riuscendo a riprodurre la musicalità della poesia romantica francese.
Ancora
giovane, il letterato messinese fu uno stimato traduttore di opere
straniere, tra queste è da citare la traduzione del poema nazionale
spagnolo "El Cid" e la traduzione del romanzo di Victor Hugo "Le
Orientali". A tale proposito occorre ricordare la grande amicizia che
legava il giovane poeta messinese a Victor Hugo che aveva sessantuno
anni all'epoca della frequentazione di Cannizzaro presso la famiglia
del grande drammaturgo.
Un giorno Hugo, passeggiando con il
giovane amico messinese, appoggiandosi al suo braccio, ebbe modo di
dire: "Je m'appuis sur votre jeunesse".
Le opere di maggior rilievo di Tommaso Cannizzaro sono:
"Ore
segrete" - 1862; "In solitudine" - 1876; "Cianfrusaglie" - 1884;
"Tramonti" - 1892; "Gouttes d'ame" - 1892; "Quies" - 1896; "Vox rerum"
- 1900.
Tra il 1903 e il 1908 pubblicò alcuni scritti di critica letteraria e storica e nel 1904 la traduzione della "Divina Commedia".
A
Tommaso Cannizzaro sono intitolate una Via del centro cittadino e la
Biblioteca comunale dove è conservato un epistolario sulla sua
corrispondenza, numerosi manoscritti, versi ed altre opere rimaste
inedite.