22 mar, 2023

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22/12/2008 - Metroferrovia Messina-Giampilieri. Ora ci vogliono fondi regionali

Notizie

Nuova interpellanza a Sindaco e Presidente della Provincia per avviare la metroferrovia Giampilieri-Messina che doveva essere già in esercizio nel dicembre di quest'anno, come diceva un anno fa l'assessore Arturo Alonci. A maggio l’Assessorato Regionale all'ambiente e al territorio ha approvato il decreto che autorizza le Ferrovie ad eseguire i lavori relativi alla Metroferrovia Messina – Giampilieri. Ma, come sappiamo, il progetto è ancora in stand-by perchè, probabilmente, mancano i fondi e le intenzioni. Tantochè la Metroferrovia, utile a smaltire il flusso di traffico veicolare che da sud va verso la città, è stato finanziato, per un importo pari a 9.296.224,54 euro interamente a carico della Regione Siciliana, nel lontano 16-12-2006 come si evince in questa nota del Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti; Decreto, n.1141/Serv 4. La parte strutturale è stata completata ma ora, per renderla operativa, sono necessari altri fondi che dovrebbero pervenire ancora dalla Regione.

A risollevare la questione ci pensano due rappresentanti sindacali. "La messa in esercizio in tempi brevi di questo nuovo sistema di collegamento – affermano il segretario generale della Cisl Tonino Genovese e della Fit-Cisl Enzo Testa - deve rappresentare un primo tangibile segnale di cambiamento nella qualità della mobilità urbana, una opportunità da non perdere per dare un segnale positivo ai cittadini messinesi. Con la Metroferrovia si può e si deve cominciare adesso a pensare a tutto il sistema della mobilità integrata, urbana e extraurbana. Vogliamo sperare - concludono i rappresentanti della Cisl - che questa non diventi l’ennesima vertenza del sistema della mobilità della città di Messina".

Tonino Genovese e da Enzo Testa alzano i toni definendo necessaria un azione forte per fornire all’opera la copertura finanziaria del Piano Regionale Trasporti. I due avanzano una proposta al presidente della Provincia Ricevuto ed al sindaco Buzzanca, per evitare l’ennesimo affronto alla città e, soprattutto, «per i tanti pendolari dei villaggi della fascia ionica, oggi costretti a estenuanti spostamenti in auto, che hanno reso quasi impossibile la circolazione a seguito anche del sempre più ridotto numero di corse che l’ATM per carenza di mezzi non riesce a realizzare».
Per i due esponenti sindacali è giunto il momento che Provincia e Comune si facciano portatori della istanze della città alla Regione, pretendendo i finanziamenti richiesti dalla Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia.
 
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