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Italia nostra ha stilato, con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e il Ministero dell’ambiente, la lista dei “Paesaggi sensibili”,
luoghi che potrebbero subire una radicale trasformazione a causa della
mano umana. I paesaggi italiani sono in pericolo. Incuria e cementificazione
rischiano di deturpare la ricchezza storica, culturale e ambientale del
Belpaese. Tra questi, spiccano dieci località della penisola: il paesaggio dello stretto
(Sicilia-Calabria), la Murgia materana (Basilicata), il parco
dell'Appia antica (Lazio), la necropoli di Tuvixeddu a Cagliari
(Sardegna), la campagna senese (Toscana), il paesaggio urbano di Torino
(Piemonte), il parco del delta del Po (Emilia-Romagna), il paesaggio
palladiano (Veneto), il parco di Monza (Lombardia), il lago di Garda
(Lombardia-Veneto).
I pericoli maggiori per il paesaggio spesso
vengono dall’edilizia incontrollata. Nei pressi dello stretto di Messina, all’abusivismo edilizio
si aggiungono gli incendi, che devastano le colline e i monti
circostanti, e l’erosione delle coste. Conoscendo gli eventuali
rischi che potrebbe correre un paesaggio, possiamo prevedere misure di
tutela e sviluppare proposte di valorizzazione. Come l’educazione delle
nuove generazioni, indica Italia nostra, il coinvolgimento dei
cittadini, una riduzione delle aree concesse all’edilizia, e il
risanamento di edifici già presenti nei luoghi “sensibili”.