Il Presepe è una rappresentazione ricca di simboli.
Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono
riconducibili al racconto di Luca la mangiatoia, l'adorazione dei
pastori e la presenza di angeli nel cielo. Ma la stalla o la grotta in cui Maria e Giuseppe avrebbero dato alla luce il Messia non compare nei Vangeli canonici: sebbene Luca
citi i pastori e la mangiatoia, nessuno dei quattro evangelisti parla
esplicitamente di una grotta o di una stalla. In ogni caso a
Gerusalemme la Basilica della Natività sorge intorno a quella che è indicata dalla tradizione come la grotta
ove nacque Cristo e anche quest'informazione si trova nei Vangeli
apocrifi.
I Re Magi, invece, derivano dal Vangelo dell'infanzia armeno. Tre sacerdoti di nome Melkon, Gaspar e Balthasar, anche se non manca chi vede in essi un persiano (recante in dono oro), un arabo meridionale (recante l'incenso) e un etiope (recante la mirra).
Il termine presepe (o più correttamente, come riportato nella maggior parte dei dizionari, presepio) deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto. Nel significato comune il presepe indica la scena della nascita di Cristo, derivata dalle sacre rappresentazioni medievali. La tradizione, tutta italiana, del Presepe risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività. in Italia il presepe si differenzia, nelle varie regioni, per ovvi motivi culturali. Per lo più, quando si parla dei presepi italiani non si effettua una vera e propria distinzione dal punto di vista culturale, bensì in Italia i diversi presepi si differenziano per i diversi prodotti e materiali utilizzati per ricreare la scena della nascita del bambino Gesù. Possiamo ricordare a tal proposito il presepe genovese che si realizza con pastori in legno, il presepe pugliese che utilizza la carta pesta per realizzare il prodotto finito, il presepe siciliano realizzato con l'aggiunto di prodotti tipici siciliani come rami d'arancio e di mandarino e sul quale si utilizzano diversi materiali come corallo, madreperla ed alabastro, tutti prodotti tipici della Sicilia.
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