Notizie
Ventisette consiglieri comunali richiedono la convocazione
urgente del consiglio comunale per discutere e valutare
sull'opportunità di portare avanti il Project Financing
relativo alla concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, della gestione di ampliamento dei cimiteri comunali.
I consiglieri chiedono dunque
all'amministazione comunale di «ricercare un ampio consenso al fine di evitare che pochi decidano su problemi
particolarmente delicati per l’intera collettività».
Il
Project Financing non ha avuto esiti positivi in nessun settore di
applicazione per il Comune di Messina. I componenti del consiglio
chiedono dunque di essere messi a conoscenza delle
valutazioni economiche che hanno portato le amministrazioni precedenti
a considerare vantaggioso l'utilizzo di tale strumento ed affermano,
altresì che, «la cessione dei servizi cimiteriali ai privati non
comporti un vantaggio per il Comune che si vedrebbe privato di
rilevanti introiti, oltre al sicuro danno per i cittadini i quali
vedrebbero aumentare costi e disagi».
A tal proposito i consiglieri chiedono anche «la
convocazione urgente del consiglio comunale con all’ordine del giorno Valutazione Project Financing Cimiteri del Comune di Messina, al fine
di poter accertare, una volta acquisita la necessaria documentazione,
fatti, atti, provvedimenti e comportamenti tenuti dalle Amministrazioni
precedenti».
Interviene anche il Pcdi in questi termini: "Vogliono
privatizzare persino la morte. Un servizio prettamente pubblico
soggetto a regolamenti di igiene sanitaria e polizia mortuaria, oltre
che a vincoli da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, non può
essere affidato ai privati. Insistere su questa strada è inaccettabile
per noi".
Con queste parole il PdCI di Messina si esprimeva il 10 agosto 2006 in merito al project financing dei cimiteri cittadini.
Il segretario provinciale del partito, manda una nota sostenendo che “A
fine 2008 si apprende dai giornali che lo stesso progetto viene
riproposto dall'Amministrazione comunale e contestato da 28
intraprendenti consiglieri di maggioranza ed opposizione, che
abitualmente - e soprattutto quando si discute di problemi vitali per
le sorti dell'Amministrazione Comunale e della città - non riescono a
produrre altro che liti da osteria, e che, svegliandosi dal lungo
letargo, intendono esprimere il loro "consenso" sulla questione.
Iniziativa
non priva di significato, ma mancante di uno straccio di criterio per
la valutazione dell'affare, che chiede null'altro che un "passaggio"
in consiglio. Perché?
{mosgoogle center}