21 mar, 2023

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25/11/2008 - Project Financing per i Cimiteri. I consiglieri chiedono perchè?

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Project FinancingVentisette consiglieri comunali richiedono la convocazione urgente del consiglio comunale per discutere e valutare sull'opportunità di portare avanti il Project Financing relativo alla concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, della gestione di ampliamento dei cimiteri comunali. I consiglieri chiedono dunque all'amministazione comunale di «ricercare un ampio consenso al fine di evitare che pochi decidano su problemi particolarmente delicati per l’intera collettività».
Il Project Financing non ha avuto esiti positivi in nessun settore di applicazione per il Comune di Messina. I componenti del consiglio chiedono dunque di essere messi a conoscenza delle valutazioni economiche che hanno portato le amministrazioni precedenti a considerare vantaggioso l'utilizzo di tale strumento ed affermano, altresì che, «la cessione dei servizi cimiteriali ai privati non comporti un vantaggio per il Comune che si vedrebbe privato di rilevanti introiti, oltre al sicuro danno per i cittadini i quali vedrebbero aumentare costi e disagi».
A tal proposito i consiglieri chiedono anche «la convocazione urgente del consiglio comunale con all’ordine del giorno Valutazione Project Financing Cimiteri del Comune di Messina, al fine di poter accertare, una volta acquisita la necessaria documentazione, fatti, atti, provvedimenti e comportamenti tenuti dalle Amministrazioni precedenti».
Interviene anche il Pcdi in questi termini: "Vogliono privatizzare persino la morte. Un servizio prettamente pubblico soggetto a regolamenti di igiene sanitaria e polizia mortuaria, oltre che a vincoli da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, non può essere affidato ai privati. Insistere su questa strada è inaccettabile per noi".
Con queste parole il PdCI di Messina si esprimeva il 10 agosto 2006 in merito al project financing dei cimiteri cittadini.
Il segretario provinciale del partito, manda una nota sostenendo che “A fine 2008 si apprende dai giornali che lo stesso progetto viene riproposto dall'Amministrazione comunale e contestato da 28 intraprendenti consiglieri di maggioranza ed opposizione, che abitualmente - e soprattutto quando si discute di problemi vitali per le sorti dell'Amministrazione Comunale e della città - non riescono a produrre altro che liti da osteria, e che, svegliandosi dal lungo letargo, intendono esprimere il loro "consenso" sulla questione.
Iniziativa non priva di significato, ma mancante di uno straccio di criterio per la valutazione dell'affare, che chiede null'altro che un "passaggio" in consiglio. Perché?
 
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