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Raffaele Lombardo, Governatore della Regione Sicilia. Dicono di lui: "L'acqua lo bagna e il vento l'asciuga". Un motto che
rispecchia il carattere di Raffaele Lombardo che nasce a Catania il 29 Ottobre 1950. Negli Anni Settanta inizia la sua attività politica nel Movimento della Gioventù della DC catanese.
Sul
finire degli anni ‘70, al Congresso Nazionale di Bergamo, conosce Marco
Follini, con cui instaura una solida amicizia che dura ancora oggi,
nonostante le diversità di opinioni in politica.
Tra gli anni ’80
e ’90, Lombardo riveste diverse cariche politiche: consigliere,
assessore al Comune di Catania, deputato alla Regione Sicilia, in
seguito Assessore Regionale agli Enti Locali.
Alla fine degli anni
’90, viene eletto, per due volte, al Parlamento Europeo (con 125.000
preferenze), per il Centro Cristiano Democratico.
Nel 2000 è
vicesindaco di Catania. Nel 2005, ottiene l’incarico di segretario
generale regionale dell'UDC, nello stesso anno esce dallo stesso
partito e fonda il Movimento per l'Autonomia (MPA).
Il Movimento
nasce prevalentemente nel Sud, con l'intenzione di costituire una sorta
di terzo polo, in alternativa ai tradizionali schieramenti. È un
movimento caratterizzato dall’ attualità e importanza del tema
dell’Autonomia. Quell'Autonomia incompiuta sia a livello istituzionale
o statuario, sia politico. Il Partito dell' autonomia è un movimento postideologico che nasce nel 2005 all'insegna dello slogan "Il Mezzogiorno è una immensa
risorsa". Una sorta di Lega Sud, anche se la definizione non piace a
Lombardo, 57 anni, medico specializzato in psichiatria forense,
vicinissimo all'ex governatore Salvatore Cuffaro. Il modello di
ispirazione si avvicina piuttosto alla Csu bavarese, partito autonomo
regionale, federato con uno nazionale. "Il fatalismo e la remissione
non possono essere più tollerati - ama ripetere il leader del movimento
-. Se siamo colonizzati da duemila anni ci sarà una ragione. Dobbiamo
riscattarci".
L'Mpa vede la luce dopo che Lombardo
lascia la segreteria regionale dell'Udc, in seguito alle accuse di
"gestione antidemocratica" rivoltegli dagli esponenti quarantenni del
partito tra cui la voce grossa la fa Giampiero D'alia e tutta la rappresentanza messinese.
Il primo banco di prova ufficiale sono le elezioni comunali di
Catania, nel maggio 2005. Il movimento appoggia la Casa delle
libertà e contribuisce in maniera determinante alla vittoria di Umberto
Scapagnini, ottenendo oltre il 20% delle preferenze. Poi stringe un
accordo con il movimento Alleanza Siciliana, fondato da un altro
parlamentare europeo (fuoriuscito da Alleanza nazionale), Nello
Musumeci, e dichiara la sua indipendenza da entrambi i poli della
politica italiana. Alle elezioni amministrative di Messina
l'Mpa si presenta con un proprio candidato a sindaco (che ottiene il
7%) e al ballottaggio decide di non sostenere nessuna delle due
coalizioni, facendo vincere così il centrosinistra.Il congresso
costitutivo del Movimento si svolge dal 16 al 18 dicembre del 2005 a
Bari. Alle elezioni politiche del 2006, l'Mpa si allea con la Lega Nord
di Umberto Bossi, "per porre fine alla conflittualità tra autonomia e
federalismo e trasformare i conflitti in sinergie e collaborazione tra
Nord e Sud del Paese". Lombardo sancisce con il leghista
Roberto Calderoli "il Patto per le Autonomie", schierandosi con la Cdl
e Silvio Berlusconi. Alle elezioni politiche del 2006, la lista Lega
Nord-Mpa fa eleggere sei deputati e un senatore 'autonomistì. Alle
ultime elezioni regionali siciliane nel 2006, l'Mpa schierato nel
centrodestra a sostegno di Totò Cuffaro, si piazza come terzo partito
nell'isola con il 12,5%, eleggendo 10 deputati all'Ars.Il 20
febbraio 2008, in vista delle elezioni politiche anticipate, il
Movimento per l'Autonomia sigla un accordo con il Popolo della Libertà
per un'alleanza elettorale e politica sul modello dell'intesa raggiunta
al Nord con la Lega. Un'alleanza, quella con Berlusconi, che spiana la
strada a Lombardo - già sostenuto dall'Udc - verso la presidenza della
Regione siciliana, costringendo il leader di Fi in Sicilia Gianfranco
Miccichè a ritirare la propria candidatura.
Questo contenuto prende spunto dal sito ufficiale di Raffaele Lombardo: www.raffaelelombardo.it
Alcune frasi tratte dalle sue interviste:
- Il Sud è una immensa risorsa
- Non si può essere cattolici a metà
- Il fatalismo e la remissione non possono essere più tollerati
- Se siamo colonizzati da duemila anni ci sarà una ragione. Dobbiamo riscattarci
- Dobbiamo ripristinare un’autentica autonomia siciliana, ripristinando l’Alta Corte di Sicilia
- La sicilitudine, nel senso di superiorità fondata sul poco, è solo una malattia
- La nostra terra fu capitale del Mediterraneo, è stata ridotta a colonia
-
La criminalità va combattuta facendo ciascuno il proprio dovere, i
politici ed i magistrati, ciascuno con le proprie competenze.
- Basta assistenzialismo, abbiamo da impiegare 15 mld dei fondi strutturali
- Dobbiamo ottenere la fiscalità di vantaggio per attrarre imprese, e poter gestire le tasse locali
- Dobbiamo puntare alla riconversione delle aree dove insistono gli impianti petrolchimici, in centri di alta tecnologia
- Il ponte sullo stretto, è una priorità per tutta l’Europa
-
Una cosa mi sta a cuore più del ponte sullo stretto, la revisione
storica sulla positività, per la nostra isola, dell’unità d’Italia
- Uno
dei punti primari del “patto per il Sud” è il contrasto alla
criminalità organizzata, un piano sulla sicurezza cha parta dal
controllo del territorio
- L’MPA non è solo siciliano, è una seria presenza in tutto il Mezzogiorno
-
Garibaldi, pur essendo vissuto come un mito positivo, si prestò ad una
operazione di conquista del Mezzogiorno orchestrata da Cavour e voluta
dai Savoia.
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