I poli Nord e Sud magnetici, secondo le teorie geofisiche e paleomagnetiche, non sarebbero fissi nel tempo, ma si invertirebbero ogni 200'000 anni circa. Secondo queste teorie, il campo magnetico della Terra avrebbe origine dalle correnti elettriche interne presenti nel nucleo di ferro liquido. E' quindi la circolazione di questi giganteschi flussi di carica elettrica che trasforma il nostro pianeta in un'enorme calamita; e l'orientazione dei poli dipende dal movimento di queste ultime. Andiamo a trattare la teoria che porta a questa ipotesi più che reale:
Sopra le nostre teste da tre anni, il satellite Oersted è in orbita con una missione: registrare il campo magnetico terrestre. Nulla di strano, sembrerebbe a prima vista. Invece, come si legge in un articolo uscito di recente sulla rivista Nature, l'analisi dei dati raccolti sembra presagire una specie di rivoluzione magnetica "imminente".
Dal confronto dei risultati di Oersted con quelli del satellite Magsat (attivo negli anni '80) infatti, è stato possibile osservare i cambiamenti avvenuti nel nostro pianeta negli ultimi vent'anni. E si è scoperto che due regioni della Terra (poste rispettivamente nell'Africa meridionale e al Polo Nord) hanno subito enormi variazioni del proprio campo magnetico locale.
Lo
stato attuale del nostro pianeta - affermano Gauthier Hulot
e gli altri autori dell'articolo di Nature - assomiglia moltissimo
a quelle simulazioni al computer, altamente asimmetriche, che
descrivono i periodi di tempo prossimi alla cosiddetta inversione
del campo magnetico terrestre. Durante questi periodi,
il campo magnetico diventa sempre più debole fino a "scomparire"
per poi riapparire invertito. Le cause di questo fenomeno non
sono ancora state individuate con sicurezza.
I
poli Nord e Sud magnetici, secondo le teorie geofisiche e paleomagnetiche,
non sarebbero fissi nel tempo, ma si invertirebbero ogni 200'000
anni circa. Secondo queste teorie, il campo magnetico della
Terra avrebbe origine dalle correnti elettriche interne presenti
nel nucleo di ferro liquido. E' quindi la circolazione di questi
giganteschi flussi di carica elettrica che trasforma il nostro
pianeta in un'enorme calamita; e l'orientazione dei poli dipende
dal movimento di queste ultime.
Le prime prove delle passate inversioni del campo magnetico
terrestre furono raccolte nel 1906 da Bernard
Brunhes che analizzò antiche rocce ignee e
sedimentarie. Queste rocce possono infatti "memorizzare"
lo stato del campo magnetico terrestre all'epoca della loro
formazione.
Le
due immagini riportate in questa pagina sono le simulazioni
delle linee di forza del campo magnetico terrestre. La prima
in alto a sinistra rappresenta una situazione in cui i due poli
(arancione e azzurro) sono ben visibili, mentre quella di fianco
a destra è un'immagine un po' più "inquietante",
in cui si notano vortici e zone turbolente, che rendono difficile
distinguere due poli separati in maniera netta.
Stati di instabilità si sono verificati in passato senza
però provocare l'inversione della polarità del
campo, quindi non è possibile stabilire con certezza
se la nostra epoca ne testimonierà uno. Per evitare sorprese,
vi consigliamo ogni tanto (diciamo ogni 500 anni, per essere
ottimisti), di dare con indifferenza un'occhiata alla vostra
bussola personale.
Ancora più nello specifico:
Parlare di inversioni geomagnetiche non è certo usuale. Il magnetismo terrestre infatti è uno dei fenomeni più importanti che ci circondano quanto uno dei meno studiati,
o sicuramente uno dei meno noti. Va da sè che non ce n'è nemmeno una
versione italiana su Wikipedia, e ho detto tutto...Vediamo di che si
tratta. Che la terra potesse 'scambiairsi' i poli magnetici
fu una teoria nei secoli che solleticò la fantasia di molti studiosi ma
che rimanè campata in aria finchè all'inizio del secolo in vulcani
giapponesi furono scoperte delle prove di questo fatto. Del materiale lavico ferroso del periodo del pleistocene invece di andare a nord come di consueto si vide che andava verso sud, firma indelebile di un'attrazione magnetica 'spostata'. Lo studio del 'paleomagnetismo', questa la scienza che si occupa dello studio sul magnetismo delle rocce ha inoltre, negli anni evideniato dei curiosi aspetti. Si è notato, per esempio che le rocce 'variano' il Loro magnetismo proprio mentre si raffreddano,
Negli anni '60 si era arrivati alla conclusione -parziale- che il campo
magnetico 'cambia' ogni milione di anni circa. Con l'andare del tempo,
l'entrare negli studi dei computer prima, dei supercomputer poi, il
dati che conessi si è riusciti ad elaborare hanno dato a questa scienza
un aspetto del tutto nuovo, se chiediamo queste cose ad un professore
di scinza che si è laureato 40 anni fà, ne sà più o meno quando ne sa
l'uomo della strada. Quello che invece abbiamo sotto i Nostri piedi è
una realtà molto complessa e sotto molti aspetti sconosciuta.
Scordiamoci 'Viaggio al centro della Terra', invece la situazione potrebbe essere molto più vicina a 'Core', infatti come al solito ad Hollywood almeno lì, ci si aggiorna... Le annotazioni Paleomagnetiche indicano che il campo geomagnetico
è esistito per almeno tre miliardi anni. Tuttavia, basato sul formato e
sulla conduttività elettrica del centro della terra, il campo, se non
si stesse generando continuamente, decadrebbe soltanto dopo 20.000 anni
( più o meno un giro completo della 'precessione degli equinozi) poiché la temperatura del centro è troppo alta per sostenere il magnetismo permanente. In più, esposizione paleomagnetica
delle annotazioni quello la polarità del dipolo del campo geomagnetico
ha invertito molte volte nel passato, il tempo medio fra le inversioni
che sono di circa dai 200.000 anni con invece diversi eventi di
inversione che richiedono soltanto duemila anni. In pratica queste
osservazioni parlano a favore di un meccanismo all'interno della terra
che genera esso stesso e continuamente il campo geomagnetico.
D'altronde il concetto è oltremodo semplice. il calore interno dell a
terra, unito al moto el pianeta intorano a se stesso, sommato a quello
intorno a sole e a quello, lentissimo dell'asse terrestre che 'trottola' facendo un giro completo ogni 22.000 anni danno un'energia che genera il geomagnetismo.
Da qui si potrebbe , sbagliando, tirare in ballo la precessione per
tanti fenomeni 'misteriosi', come ho letto a suo tempo in internet ma
che ritengo oltremodo fantasiosi. infatti, come si diceva il 'trottolare'
della terra è sicuramente importante, ma quanto mai il 'girare' intorno
a se stessa e nemmeno quanto il girare di gaia intorno al Sole. Solo
un'interazione di questi tre potrà dare, mettendo insieme anche dati di
casualità, di deriva dei continenti, e di tutte quelle variazioni
fisiche significative che potranno nel tempo generare energia tale far
si che questa si rinnovi 'invertendo' il proprio campo. Questa mia
spiegazione semplicistica è per il 99% dei lettori di questo blog. Per
tutti gli altri ( spero tanti ma non ci conto) rimando al sito dove ho
preso queste informazioni. Si tratta di un insegnante di scienza della
terra quidi affidabile, dell'università Californiana quindi aggiornato
quanto basta. L'indirizzo lo travate sotto.
Una parentesi nel
geomagnetismo dobbiamo aprirla, almeno per il ripsetto su NiKola Tesla.
Questo vero e proprio eroe di internet, scopritore a livello a volte
pratico, a volte teorico man mano della corrente alternata, della radio
e delle armi ad energia diretta, fu uno dei più grandi studiosi dei
fenomeni elettromagnetici. Forse per questioni di interesse, forse perchè la solitudine, e lo studio nel tempo lo portarono via via a formulare sempre nuove teorie sempre più bizzare e difficili da dimostrare che la comunità scientifica
in pratica lo isolò e morì quasi povero a ben 81 anni. Purtroppo molti
dei suoi studi furono andati bruciati nel rogo del proprio studio
all'inizio del secolo, ma fu proprio dagli incredibili studi di questo
particolarissimo scienziato se tanti dubbi, leggende e vere e proprio
teorie tuttora possibili hanno alimentato nel tempo cinema e romanzi
fantastici. Anche qui non si può fare un riassunto, il materiale è così
sconfinato e collegato tra le varie teorie che ci vorrebbe un intero
grande blog, ma ecco un accenno alle teorie più
fantastiche. macchina del tempo, teletrasporto ed antigravità, poi
'teorie molto più possibili o in parte provate. 'trsporto grandi
quantità di energia senza fili. 'raggio della morte', energia perpetua rinnovabile e pulita, deirvante dal geomagnetismo terrestre. per il 'raggio della morte' questo, sembra sia stato sperimentato ai suo i tempi anche da Marconi, eni pressi di di Roma, il quale era acerrimo nemico scientifico di Tesla.
La cosa ha fatto scattare migliaia di articoli in questo senso, ma di
prove zero. Comunque armi del tipo descritto da Tesla ora esistono
eccome come le bombe che fanno parte del munizionamento Nato atte a
distruggere transstor in dnel raggio di decine di Km2; , inoltre ci
sono le varie armi ad energia diretta,
tarate in maniera molto 'bassa' ma che volendo potrebbero distruggere
ogni forma di vita al loro passaggio. Fra gli studi di Tesla c'è anche
quello ripreso alla grande dal ministero della difesa americano e che ora è passato in gran parte in mano alle università, in quanto i pericoli imminenti -leggi Russia- non sembrano più tali e perchè lo scudo spaziale missile- antimissile sembra ora sufficente. Intanto per questa ed altre decine di possibili applicazioni in Alaska negli ultimi 20 anni è stato cosctuito un mega sito futuristico chiamato Harpa posto in cui sono state e stanno studiando tra le più innovtive visioni di Tesla. Personalmente invece mi farebbe piacere sapere che qualcuno ha ripreso lo studio della ricerca di forma di energia pulita, senza costa, inesauribile che è lo sfruttamento del geomagnetismo terrestre, non sarebbe per niente male...
< Prec. | Succ. > |
---|