L'amministrazione Messinese ha deciso di sciogliere l'istituzione ai servizi
sociali perché non efficiente. Il sindaco di Messina, Giuseppe
Buzzanca, dopo aver appreso del ritrovamento dei cadaveri dei fratelli
Giovanni e Francesco Di Giovanni, di 60 e 66 anni, trovati morti giovedì
nella loro abitazione nel rione Camaro, è stato categorico. L'Istituzione va sciolta perchè il Comune ha un assessorato che ha il compito di aiutare i deboli e gli sfortunati. Intanto domani saranno
eseguite le autopsie che consentiranno di stabilire la
data esatta del decesso dei due uomini, che, a quanto pare, risalirebbero ad alcune settimane fa. Nell'appartamento
c'era anche un terzo fratello, Carmelo di 68 anni, malato, che non si
sarebbe accolto di nulla e che rischia un incriminazione per
occultamento di cadavere. L'uomo, ricoverato nell'ospedale Piemonte,
sarà sottoposto ad una serie di esami.
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Ormai siamo impigliati in una rete di ipocrisia in
cui l'umana convivenza si è ridotta a un
gioco a mosca cieca. Eppure basterebbero dieci
minuti al giorno, dieci minuti di riflessione per renderci conto di quel che accade nel nostro
vicinato, appena dietro l'angolo, nella porta accanto, e agire.
Perché di una cosa siamo certi: per i miseri, i diseredati, gli
sfortunati, per chi non ha più una bocca per parlare e un paio di gambe
per camminare, non esiste alcuna forma di assistenza, anche quando sulla carta esisteva, in realtà, era solo una macchina per far soldi. Se qualcuno vuole
essere aiutato, deve avere accesso ai mezzi di comunicazione, deve
avere un telefono, un computer, deve avere la possibilità di recarsi
negli uffici appositi, nelle cucine per poveri; deve possedere la
capacità di sbrogliarsela con un'infinità di pratiche burocratiche;
deve avere gambe e una bocca per parlare. Altrimenti
non andrà da nessuna parte e nessuno lo sentirà. Noi che abbiamo gambe
e bocca, occhi e orecchie, cerchiamo di aiutare questa gente! un giorno potremmo cadere anche noi in
una simile situazione di disagio, e urlare aiuto! senza che nessuno
ci sente. Se
non iniziamo adesso a smuovere le acque, noi sani, noi
fortunati, potremmo in futuro crepare, tra l'indifferenza
dei vicini di casa, o, peggio, tra i loro sorrisini compiaciuti. Schadenfreude
la chiamano i tedeschi: "il piacere provato dalla sfortuna altrui".
Speriamo di non dover soccombere noi sotto questa che è la più meschina
tra le manifestazioni del nuovo bel mondo Messinese. Pensiamo che le cose utili che non vanno devono essere attenzionate e non distrutte. Ma siamo a Messina, e se l'interesse della politica va da un altra parte ormai non ci sorprendiamo più di tanto. Costruiamo la Zancle Spa, pensiamo alla riqualificazione del Tirone, nominiamo una marea di esperti e legali del Comune, abbiamo i doppioni veri, MessinaAmbiente e Ato3...
E vai... assessorato ai servizi sociali, datti da fare, perchè a Messina tanti hanno bisogno del tuo aiuto!!! Aspettiamo e speriamo....
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