Le turbine, che vengono fatte girare dalle correnti sono allineate a
distanza le une dalle altre. Tutte le turbine sono collegate
ad un unico albero comune. Ogni fila forma una linea fluidica ed è
collegata ai generatori elettrici situati a bordo della struttura
galleggiante. In tal modo tutte le
componenti elettriche vengono a trovarsi sopra il pelo libero
dell’acqua permettendo all’intero sistema di allinearsi a seconda della
direzione della corrente.
Le strutture galleggianti, ovvero i pontoni e le navi, sono disposte in
gruppi di diverse decine, formando delle vere e proprie flotte
impiegate nella produzione di energia. L'energia elettrica prodotta viene immessa direttamente nel sistema
elettrico del Paese attraverso un cavo sottomarino che collega le
singole strutture galleggianti alla rete elettrica della terra ferma.
Studi e varie indagini sperimentali svolte su diversi modelli
in scala hanno permesso l’ottimizzazione
delle prestazioni e la messa a punto della configurazione ideale per
massimizzare l’energia prodotta. L'acqua marina ha un moto che può essere sempre della stessa direzione, come nei fiumi o nel caso delle correnti marine permanenti, oppure può
cambiare direzione come accade nel caso delle correnti di marea, e come
accade anche nello Stretto di Messina a causa della rema montante e
della rema scendente. Energia rinnovabile dunque che viene da forze naturali come aria, acqua, terra e fuoco. Diversi sono i Paesi che stanno investendo tantissimo sulle risorse
della cosiddetta "energia pulita" e lo fanno principalmente
sull'idroelettrico e sul solare.
Ma c'è un tipo di energia, quella marina, che è ancora in fase embrionale ma potrebbe dare grandi risultati, ed una delle prove più importante e significativa verrà svolta nelle nostre acque.
< Prec. | Succ. > |
---|