Il Coordinamento lavoratori messinesi uniti
stigmatizza, all'interno di una nota diffusa stamattina, le esagerate cifre percepite dagli amministratori di Palazzo Zanca. 6492 euro lo stipendio del sindaco Peppino Buzzanca, 5026 euro mensili al vicesindaco Giovanni Ardizzone, 4215 euro a ciascuno dei quindici assessori ed al presidente del consiglio comunale Pippo Previti, 3384 euro al vicepresidente Pippo Trischitta e 48000 euro annui al Direttore generale/segretario generale Filippo Ribaudo. Per essere leali e chiari c'è da puntualizzare che gli aumenti sono conseguenze degli adeguamenti Istat, che il sindaco e
il vicesindaco, in qualità di deputati regionali, non percepiranno le
indennità, e che lo stipendio di Ribaudo è più basso di quasi la metà
rispetto a quello dei suoi predecessori.
Di seguito la nota diffusa dal Coordinamento:
"Messina è una realtà in picchiata sul versante occupazionale, ogni settore è vittima della politica del profitto a tutti i costi improntata sui tagli al costo del lavoro e della sicurezza, le istituzioni continuano a sfoggiare ogni tipo d’incapacità che fin oggi ha favorito esclusivamente lo strapotere datoriale, libero di perpetrare l’eterna compressione dei diritti dei lavoratori. L’Amministrazione Comunale - continua la nota del coordinamento - non sembra discostarsi dal clichè della politica nazionale, gli interventi demagogici e le promesse populistiche sfoggiate in occasione della nostra protesta in sede di Consiglio Comunale sono rimaste lettera morta, del previsto Consiglio Comunale aperto ai lavoratori per concertare le azioni utili a superare le emergenze non è rimasta alcuna traccia, delle denunce alla Procura della Repubblica annunciate all’unisono dai consiglieri e dal presidente Previti non si ha alcuna notizia". Intanto - proseguono i componenti del comitato - non si accenna a pagare gli stipendi dell’ATM, le denunce dei dipendenti del Mac Donald non hanno avuto alcun seguito, il settore scuola è massacrato da provvedimenti cinici che non tengono conto elle estreme esigenze dei ragazzi disabili e i precari marittimi continuano ad essere sfruttati da RFI sovvenzionata con risorse statali. In tutto questo caos organizzato il gruppo Caronte&Tourist continua a gestire il monopolio del traghettamento, aumenta il biglietto a proprio piacimento, sfrutta e distrugge le vie cittadine sottoposte al peso dei tir e si appresta a godere dell’ennesima concessione gratuita della Rada S. Francesco".
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