I Senatori e l'Arcivescovo, il giorno stabilito, videro volare la colomba bianca per tre volte nel cielo, segnando con il suo volo il perimetro della chiesa. Allora il Senato messinese decise di acquistare il terreno e vi costruì la chiesa che fu intitolata alla Beata Vergine di Montalto ed affidata alle suore che introdussero il culto della Madonna di Montalto.
Il complesso fu distrutto dal terremoto del 1908, ricostruito nel 1911 ed ampliato nel 1928.
Nel 1929 la ditta Colbacchini di Padova, con il bronzo ricavato dai cannoni catturati ai nemici nella guerra del 1915/18, fuse e realizzò ben 25 campane che potevano riprodurre qualsiasi suono. In ogni campana si legge: " fusa col bronzo tolto al nemico 1915/18. Donata da Sua Eccellenza mons. Angelo Paino, arcivescovo di Messina, nell'anno del Giubileo 1925" . Custodite al suo interno opere importanti come il "Trono" in marmo della Madonna scolpito nel 1915 dal marmista Munaò la balaustra marmorea; due acquasantiere in marmo della fine del '700; un fonte battesimale in marmo scolpito da Diletti.
Il bel prospetto, rivolto verso il mare, fu rifatto nel 1930 con due campanili a cuspide che affiancano la facciata. Anche dalla piazza antistante a questa chiesa si gode di uno stupendo panorama, lodato, con parole di viva ammirazione, dal papa Giovanni Paolo II, che ebbe modo di goderlo nel corso della sua visita alla città del 1988.
Varie calamità, e in particolare i sismi, hanno colpito più volte nei secoli la città, danneggiando o distruggendone i monumenti. Non sfugge alla regola il campanile del Duomo, costruito all'inizio del XVI secolo. Il terremoto del 1783 lo danneggiò gravemente; in seguito si procedette ad operarne la demolizione, anche per adeguare la struttura del tempio al cambiamento di gusto dell'epoca. Qualche decennio dopo parzialmente rifatto a seguito dell'impatto di un fulmine. Alcuni documenti del XVI secolo raccontano che il Campanile del Duomo di Messina era il più alto della Sicilia (90 metri circa) e che era dotato di un orologio. Immagini settecentesche riproduco il campanile come distaccato dalla chiesa. Nel 1863 venne abbattuto per far posto a due torri campanarie che vennero costruite da Leone Savoja e Francesco Fiore. Quest'ultime caddero insieme alla maestosa struttura con il terremoto del 1908.
Il campanile attuale risale al 1908 e fu progettato da Francesco Valenti sui disegni di Francesco Sicuro che raffiguravano quello vecchio. Alto circa 60 metri, a forma di torre con tetto a cuspide, alleggerito su tutti i lati da coppie di bifore con arco a sesto tondo, contiene un magnifico orologio animato, vero gioiello meccanico, commissionato dall'Arcivescovo Angelo Paino alla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933. Tale sistema è considerato il più grande ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo.
L'orologio non è composto soltanto di elementi misuratori del tempo (quadrante delle ore, indicatore delle fasi lunari, calendario astronomico con i segni zodiacali), ma mette in scena delle rappresentazioni allegoriche, quali
In tutto su parla di 64 automi in metallo dorato. Sono presenti anche simbolismi relativi alla vita dell'uomo, che passa sotto la falce della Morte, e alla simbologia animale: il gallo e il leone fanno parte della sequenza animata che, arricchita da effetti sonori, intrattiene ogni giorno turisti e Messinesi allo scoccare del mezzogiorno.
Nella facciata laterale rivolta verso la Cattedrale è contenuto un calendario astronomico composto da un grosso globo rotante metà nero e metà dorato che raffigura la luna e le sue fasi. Un facciata aurea che raffigura lo zodiaco e, ancora più in basso, un altro disco rotante scandisce il tempo raffigurando un calendari perpetuo.
I congegni istallati nel campanile del duomo sono di gran lunga i più complessi mai realizzati sino ad oggi nel mondo.
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