Il 3 di giugno si celebra a Messina la festa dedicata alla Madonna della Lettera, patrona da sempre di Messina, con la solenne processione del simulacro della Vergine che tiene in mano la Sacra Lettera. Da una leggenda nasce l'origine del nome della Madonna: i messinesi inviarono attraverso San Paolo un messaggio alla Vergine che si trovava a Gerusalemme. Alla richiesta la Vergine rispose con una lettera di benedizione in lingua ebraica, legata con i suoi stessi capelli; nella lettera si leggeva: "vos et ipsam civitatem benedicimus" (benediciamo voi e la stessa città); questa frase è stata poi riportata alla base della statua. I capelli furono ritrovati nel 430 d.C. e custoditi in una teca. Nel 1626 fu costruita un'apposita varetta in argento ad opera dei più bravi artigiani del tempo per riporvi la sacra reliquia. I messinesi hanno eretto una colonna votiva (alta 60 metri) con statua, in bronzo dorato, della Vergine all'ingresso del porto sul maschio del forte S. Salvatore (1546). Lungo il muraglio del forte è scritta frase: «VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS». La statua fu inaugurata il 2 agosto 1934 e Papa Pio XI da Roma telecomandò l'accensione delle luci che illuminarono la stele, l'iscrizione e l'aureola della Madonna.