Il consigliere del VI Quartiere Mario Biancuzzo, in una nota inviata al Sindaco e anche al Presidente della Regione, evidenzia le differenti problematiche che precludono alla mancanza di omogeneità storico-culturali tra i territori accorpati nella revisione dei Quartieri cittadini. Accorpamento – continua Biancuzzo – compiuto “senza alcuna logica, con un numero di abitanti di oltre 30.000 ed una superficie di 8404 ettari senza un approfondito studio. Conformazione diversa tra un centro abitato all’altro e specie nelle periferia impossibile da governare, dato che questo Quartiere assume in sé tutti gli elementi per essere un vero e proprio comune”. La Sesta Circoscrizione, quando è stata formulata in base al nuovo regolamento di suddivisione del dei Quartieri, aveva previsto l’accorpamento dei vecchi confini territoriali di XI, XII e XIII Quartiere. Un territorio immenso difficilmente gestibile.

Al oltre tre anni dall’entrata in vigore della nuova suddivisione arriva la proposta del consigliere Biancuzzo, che ben conosce l’immenso territorio essendo stato anche presidente del vecchio XII Quartiere, L'idea è  quella di accorpare soltanto questo con l’ex XIII Quartiere, ritenuti dallo stesso più omogenei sotto l’aspetto sia storico che geografico, essendo più vicini. In fondo, ricorda lo stesso Biancuzzo, l’allora assessore D’Alia già nella sua proposta di riduzione del Luglio 2000, aveva previsto il numero delle circoscrizione in otto, tenendo conto delle periferie, accorpando il XII con il XIII Quartiere. Si chiede – conclude Biancuzzo – la revoca della delibera n. 157 dell’11 marzo 2004 con conseguente aumento delle circoscrizioni, accorpando l’ex XII con l’ex XIII Quartiere, e l’elezione diretta dei presidenti circoscrizionali”.