Il super latitante Giuseppe Setola è stato arrestato
dai carabinieri del comando provinciale di Caserta in una casa vicina a
una clinica di Mignano Montelungo, al confine tra Caserta e Frosinone.
Setola si era ferito durante la fuga due giorni fa, scappando
rocambolescamente attraverso le fogne dal suo covo di Trentola Ducenta.
All’arrivo dei carabinieri, il boss ha tentato la fuga sui tetti, ma è
stato fermato dai militari. Subito dopo si è reso conto che non c’era
più nulla da fare, ha alzato le mani in segno di resa e ha detto:
“Avete vinto voi”. Al momento dell’arresto, il boss era scalzo. Nel
covo dove si era rifugiato sono stati trovati un fucile a pompa, due
pistole e 200.000 euro in contanti.
“E’ un gran momento per lo Stato”, ha dichiarato il capo della Dda di Napoli, Franco Roberti. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Con l’arresto di Giuseppe Setola, lo Stato ha inferto un colpo durissimo alla camorra”. Il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso:
“Setola dormiva con le armi sotto il cuscino. Aveva ormai le ore
contate perché si era fatta attorno a lui terra bruciata ed era
costretto a cercare sempre nuovi favoreggiatori per coprire la
latitanza, tanto che era costretto a dormire ogni notte in un luogo
diverso e sempre con le armi sotto il cuscino”.