I ricercatori della Temple University di Philadelphia prospettano una maggiore efficienza dei motori con un risparmio di decine di miliardi di dollari. Si tratta del progetto di un piccolo dispositivo a forma di cilindro alimentato da una
batteria che, montato vicino all’iniettore, produce un campo elettrico
capace di rendere il carburante meno viscoso e performante. Il
congegno sfrutta la proprietà elettroreologica dei combustibili, ossia
di acquisire maggiore fluidità se esposti a un campo elettrico. I test,
effettuati su una vettura Mercedes-Benz a gasolio, hanno dimostrato che
il dispositivo può ridurre i consumi, portando le prestazioni
dell'automobile su lungo percorso in autostrada da 195 a 231 chilometri
per litro, con un risparmio del 20 per cento (su un percorso cittadino
è invece del 12-15 per cento). I risultati dei test di laboratorio e in strada sono stati pubblicati sulla rivista Energy & Fuels,
una pubblicazione dell'American Chemical Society. Nel settore dei
trasporti commerciali su ruote, Rongjia Tao, autore dello studio, stima
che il piccolo apparecchio è in grado di incrementare l’efficienza dei
motori del 6-12 per cento e garantire così un risparmio di decine di
miliardi di dollari. L’abbattimento dei costi di trasporto avrebbe un
impatto anche sul prezzo delle merci e dei servizi con effetti positivi
sull’intera economia. E, ovviamente, sulla riduzione
dell’inquinamento.