Al Centro di Ricerche Nucleari (CERNE) di Ginevra il 10 settembre sarà fatto un esperimento che potrebbe generare un buco nero che nel giro di 4 anni porterebbe alla fine del mondo.

L'esperimento è fissato per il 10 settembre e consisterà nel ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il Big Bang, ovvero al momento della creazione dell'Universo. L'esperimento avverrà in un laboratorio sotterraneo, a circa un centinaio di metri di profondità e sarà il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi. L'acceleratore di particelle utilizzato è il più grande mai costruito, con una circonferenza di 26 chilometri e la possibilità di lanciare particelle atomiche 11.245 volte al secondo prima di farle scontrare una contro l'altra a una temperatura 100mila volte più alta di quella del centro del sole. All'ultimo momento però un gruppo di esperti oppositori al progetto, hanno presentato ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani. Essi sostengono che tale esperimento produrrà un buco nero che aumentando di potenza risucchierà la terra dentro di sè più o meno in 4 anni. Ovviamente i fautori del progetto sostengono la teoria errata e che non vi sarà alcun pericolo.Si attende ora la decisione della Corte Europea.

 

Esiste uno studio del CERN stesso che analizza la cosa, e da' punto per punto spiegazioni e rassicurazioni. C'e' da dire anche che il linguaggio degli scienziati e' spesso lontano dal "nostro". Capita di leggere in giro "ci sono scarse possibilita'" e magari gli scienziati hanno detto "c'e' una possibilita' di uno su tot milioni": e' proprio un problema di mentalita', e non significa che ci sia davvero un rischio reale. Ad esempio se gli chiedi che possibilita' c'e' che il tempo si metta ad andare all'indietro ti sentirai rispondere "una su tot miliardi".

Per quanto riguarda la profezia maya: di profezie sulla fine del mondo ce ne sono circa una ogni dieci anni, ogni cultura e religione, ne ha prodotte decine, e questo e' piu' che comprensibile perche' abbiamo tutti una gran paura di morire: siamo gli unici animali capaci di prefigurarsi il futuro e che sappiano di dover, prima o poi, morire. Le preofezie delal fine del mondo esprimono la nostra immensa paura, ma non sono nient'altro che i nostri incubi. E' purtroppo invece molto piu' probabile che la fine del mondo ci arrivi come conseguenza dei cambiamenti climatici, in ultima analisi causati dalle nostre abitudini: prendere l'auto anche per fare due metri, volare come assatanati da una parte all'altra del globo, pretendere di mangiare fragole a gennaio e, chissa' perche', avere in casa 18 gradi d'estate e 30 d'inverno..