Padre Giuseppe Trifiro', 67 anni,
parroco della chiesa di Santa Maria della Catena nella frazione
Archi del Comune di San Filippo del Mela e presidente
dell'associazione T.S.C. (Tutela della salute dei cittadini) ha
deciso di dare un forte segnale concreto del suo impegno civile
scegliendo l'energia pulita per la sua chiesa, non senza
perplessita' dei fedeli. Il sacerdote ha fatto montare sul
tetto della sua parocchia - la prima in provincia di Messina -
un impianto fotovoltaico da 6,12 Kwp che permettera' la
fornitura di quasi 10.000 kwh l'anno. Padre Trifiro' ha speso
quasi 40 mila euro ma ai parrochiani critici nei suoi confronti
risponde, cifre alla mano, che la chiesa ci guadagnerà. Il parroco da 20 anni si batte per la difesa
dell'ambiente nel messinese e contro i danni provocati
dall'inquinamento prodotto dalla centrale termoelettrica di San
Filippo del Mela e dalle industrie dell'intera valle e
dell'area di Milazzo.
L'incentivo annuo dell'Enel sara' di circa 4 mila 200 euro per
20 anni e con il meccanismo di scambio potra' risparmiare in
bolletta altri 2 mila euro l'anno. In 20 anni conta cosi' di
far guadagnare alla parrocchia addirittura 80 mila euro. Ed a
guadagnarci sara' anche l'ambientale perche' il suo impianto
fotovoltaico evitera' l'emissione di circa 5.300 chili l'anno
di anidiride carbonica nell'atmosfera dalla vicina centrale
termoelettrica dell'Enel che in 20 anni fanno 106 mila chili in
meno di Co2. Nel '89 per evitare la sua trasformazione a
carbone padre Trifiro' spedi' al presidente della Repubblica
800 certificati elettorali dei suoi fedeli non facendoli votare
per le elezioni europee e l'anno dopo si fece promotore di un
referndum popolare poi indetto dalla Provincia Regionale di
Messina che boccio' con il 98% dei consensi il progetto: la
consultazione chiedeva la trasformazione della centrale Enel a
metano ma la volonta' popolare non e' stata mai rispettata
dalla politica.
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