A San Marino è entrato in vigore un nuovo codice della strada che vieta il fumo a chi guida l'auto. La sigaretta come il telefonino, dunque. E la sanzione per chi viola la legge è stata fissata a 100 euro.
La stessa per chi verrà sorpreso senza cinture di sicurezza allacciate
o auricolari per musica o il già vitatissimo cellulare, ma anche il passeggero che fumi senza l'autorizzazione del guidatore (e
a questo proposito sembra lecito domandarsi come possano i vigili
urbani verificare se il permesso sia stato o meno chiesto), norma,
quest'ultima, per altro già sancita dalla legge del marzo scorso sulla «tutela della salute pubblica dall'esposizione al fumo di tabacco». I
cittadini del Titano sembrano essere entusiasti della novità, anche se
ritengono eccessiva la sanzione di 100 anche per un divieto di sosta.
Per adesso la stessa norma anti-sigaretta in auto è in vigore anche in Gran Bretagna, nella città statunitense di Bangor, nel Maine, e in Canada (quando nell'abitacolo ci sono minori di 16 anni) ma sembra riscuotere parecchi consensi anche presso i consumatori italiani. Sia il Codacons (che da tempo è impegnato con la campagna "Fumo al volante, pericolo costante")
sia l'Adiconsum sono infatti già sul piede di guerra e, cogliendo la
novità del codice stradale sanmarinese, rinnovano la loro richiesta al
governo di introdurre una disposizione analoga anche in Italia. Alla
base della presa di posizione delle associazioni ci sono rischi per la
sicurezza stradale legati all'uso delle sigarette alla guida
(superiori, secondo uno studio la società italiana di Tabaccologia,
Sitab, all'uso del telefonino), pericoli per la salute,
specialmente per i bambini, e problemi di inquinamento.«Ci sono 5
secondi di guida cieca - ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -
in cui un'auto può percorrere decine e decine di metri, che possono
portare a gravi incidenti». Mentre il responsabile del settore auto
dell'Adiconsum, Raffaele Caracciolo, ha spiegato, che
«L'accensione di una sigaretta mentre si guida è legata a tre
situazioni di pericolo: l'accensione, che fa distogliere al guidatore
gli occhi dalla strada; la possibile caduta di cenere o parti accese,
con rischio di incendio; e l'effetto della nicotina a livello neurologico». Ma al fumo in auto sono legati anche rischi sanitari.
Secondo l'Istituto dei Tumori di Milano, una sigaretta fumata in
macchina per circa 8 minuti con i finestrini chiusi e l'impianto di
condizionamento in funzione, provoca nell'abitacolo concentrazioni di
polveri sottili oltre 10 volte superiori ai limiti di legge. Secondo
uno studio australiano, i bambini esposti al fumo in auto hanno una
possibilità doppia di ammalarsi di asma. E infine ci sono poi i problemi ambientali: secondo l'Adiconsum, ogni giorno vengono gettate in strada, dalle auto, almeno 25 milioni di cicche. Educazione. Tabagisti attenzione: le maglie della legge-antifumo sembrano stringersi sempre di più.