La Processione delle Barette
Il Venerdì Santo si snoda per le principali vie della città la processione delle Barette, risalente al 1610 e composta da undici gruppi statuari raffiguranti episodi della Passione di Cristo. Il termine "Barette" si riferisce alle origini della celebrazione, quando venivano portate a spalla un'immagine dell'Addolorata e un simulacro di bara con il Cristo morto. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, ed altre piccole bare.
Nel 1801, si aggiunsero le barette con "La caduta" e "L'ultima Cena". Ripresa nel 1923, e interrotta dal 1940 al 1945, la processione si svolge ogni anno.
Questi gli undici gruppi che compongono la celebrazione, custoditi dal 1950 nella chiesa del Nuovo Oratorio della Pace (secolo XX, portale del XVI): Ultima Cena (primi decenni del Novecento, in sostituzione di quella distrutta nel 1908), Gesù nell'Orto degli Ulivi (1956, portata da trenta uomini), La Flagellazione (conosciuta come "La Colonna", secolo XVII-XVIII), Ecce Homo (secolo XVII-XVIII), Veronica (1956), Caduta (fine secolo XIX), Cireneo (1958), Crocifissione (secolo XX), Addolorata (secolo XX), Deposizione (secolo XX), Cristo Morto (secolo XX).
Ogni Baretta è custodita da una confraternita.
La Festa degli Spampanati
La processione della Madonna e del Cristo Risorto si svolge la domenica di Pasqua, il percorso si snoda dalla chiesa di Maria SS. della Mercede in via Tommaso Cannizzaro, ed è inserito nella festa degli “Spampanati”.
Lo scopo della festa era quello che le popolane del rione sfoggiavano, quasi per sfida, dei coloratissimi indumenti sgargianti. Spampanate apparivano vestite le popolane agli occhi dei numerosi fedeli; da qui lo strano nome.