La primavera a Messina sarà all' insegna dell'Arte. In città arriveranno
capolavori di rappresentazioni religiose, 66 opere di Picasso ed una
mostra di scultura del '400 e '500.
Il
Pane degli Angeli sarà il titolo della mostra messa in opera grazie alle intese con
la Galleria degli Uffizi e il Comune di Messina. Si tratta di opere di Lorenzo Monaco, Luca Signorelli, il Botticelli, il Parmigianino, l’Empoli, Livio Mehus, Luca Giordano, e tre preziosi arazzi su disegno di Alessandro Allori e Francesco Salviati.
Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, con il sindaco, il vicesindaco, Giovanni Ardizzone, ed il direttore del Museo regionale di Messina, Gioacchino Barbera, ha illustrato l'evento culturale.
Il percorso espositivo ripercorrerà l'itinerario della redenzione,
iniziato con le vicende narrate nell'Antico Testamento: la Creazione di
Adamo, raffigurata in un dipinto dalle splendide tonalità blu di Jacopo
da Empoli, il Peccato originale (pittore fiorentino del XVI secolo), la
Cacciata dal Paradiso terrestre (Giovanni da San Giovanni), il
Sacrificio di Isacco, prefigurazione del sacrificio del figlio di Dio
sulla croce, la Caduta della manna (Fabrizio Boschi), pane degli angeli
visto anch'esso come prefigurazione di un evento novotestamentario,
ossia il sacrificio di Cristo come dono eucaristico del proprio corpo
all'umanità. La seconda sezione è dedicata al Nuovo Testamento
attraverso la figura di Maria, raffigurata nell'episodio
dell'Annunciazione, dove con il suo "sì" Dio si fa carne nel ventre di
una vergine in vista del riscatto di tutti gli uomini. Come Maria è
"nuova Eva", così Cristo è "nuovo Adamo": dai progenitori derivò il
peccato, dalla Vergine e Gesù la redenzione. Numerose sono in questa
sezione le Madonne col Bambino esposte, dove le posture evocano il
destino finale dei protagonisti. Quindi l'evento centrale della storia
della salvezza, ossia la "Passione", iniziata con l'episodio
dell'Ultima cena (mirabile è l'arazzo che raffigura questo evento
eseguito su disegno di Alessandro Allori e restaurato per l'occasione),
fino a giungere alla morte di Cristo in croce, vicende illustrate dalle
opere di Carl Loth, Luca Giordano, Lorenzo Monaco, ecc., e preludio del
tratto finale della vicenda, la resurrezione (Cristofano Allori) e la
redenzione.
"Il mondo fantastico di Picasso" presenta anche
alcune opere in bronzo e terracotta, e viene esposta da una collezione
privata anche una delle primissime opere di Picasso, Dama con cesto,
una matita del 1898 quando il maestro era appena diciassettenne ma già
disegnava come i grandi artisti classici. Il Comune di Messina, infine,
d'intesa con la Soprintendenza ai beni culturali ed il Museo regionale,
promuoverà poi una mostra sulla scultura tra '400 e '500 a Messina che
nei poli di Gagini e Montorsoli, conobbe esiti di altissima qualità,
diffusi in tutto il territorio provinciale ed equiparabili alle coeve
espressioni pittoriche.










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