E' indubbio
che la felicità è legata anche ad una salute di ferro, alla giovinezza,
all' aspetto fisico, ai soldi. E' certo che queste possono aiutare ma,
solitamente, questi piaceri materiali da soli non bastano. E' felice
chi vede la vita con un atteggiamento psicologico positivo riuscendo a
superare meglio anche periodi difficili ed avversità che non sono
eccezzioni nella vita, sono regole... sono la norma. Il piacere viene spesso associato con la felicità ma,
nonostante possiamo
permetterci quello che una volta era considerato un lusso, è difficile
collegare questo come causa di felicità. Una vita ricca di piaceri non
è detto che si sinonimo di una vita felice perchè il piacere è un
sentimento effimero: non appena
cessa, svanisce anche l'emozione positiva.
"Una vita fatta di piaceri a buon mercato, che non comporta
mai qualche sfida, è una vita che conduce alla noia e alla depressione.
L'essere umano ha bisogno di crescere, di mettersi alla prova, di
sviluppare i suoi talenti e le sue potenzialità" [Seligman].
L'uomo deve esprimere le sue qualità. Abbiamo capito ormai che l'infelicità
viene da sé ed invece la felicità va cercata e costruita giorno
per giorno. C'è ne accorgiamo tutti i giorni che non è per nulla semplice essere felici. Intanto occorre essere
persone ottimiste non fingendo che tutto vada bene, quando si sta attraversando
un periodo difficile ed è qui che bisogna essere ottimisti. L' ottimismo è consapevolezza di essere in
grado di affrontare le difficoltà della vita e focalizzare quello che di buono e di
positivo c'è nella nostra esistenza ed inoltre e non per ultimo, occorre essere altruisti. Chi è pessimista
tende a concentrarsi sui problemi, gli ottimisti cercano sempre di
concentrarsi sulle soluzioni. E poi il lavoro, il luogo dove
trascorriamo la maggior parte della nostra giornata e che molto spesso
coinvolge anche emotivamente la nostra persona. Il lavoro diventa
fondamentale nella continua ricerca della felicità e, se quest'ambito
della nostra vita è insoddisfacente, la nostra soddisfazione personale
ne risentirà notevolmente. Bisogna cercare di
mettere sempre il nostro tocco personale in quello che si fa utilizzando le proprie potenzialità personali e vedere il proprio lavoro come
un contributo al bene comune. Questo attegiamento rende anche il lavoro più noioso, quello meno gravoso, un lavoro importante.
L'essere umano ha bisogno di stimoli, di scoprire e utilizzare i propri talenti. Chi non si sfida mai, chi non si mette alla prova per paura di fallire, non può realizzare il suo potenziale. E una persona che vive un esistenza monotona e senza stimoli, difficilmente sarà felice.










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