L'esame 

Forse perché lo guardo da una faccia

che piange; n ’ha poi tante, e non è brutto

né bello, per se stesso: è il mondo, e tutto

dipende da qual parte ognun si faccia

a contemplarlo. È ver che a me giammai

non rise; ma vi son pur tanti, ai quali

ride spesso e nasconde i propri mali.

Io con l ’occhio malevolo il guardai

sempre, da che son nato. Or ne la vista

delle cose vorrei dimenticare

me stesso, il pensier mio; vorrei lavare

d ’ogni memoria in lei l ’anima trista.

Del proprio sogno uscir non è concesso.

Chi l ’ombre al sogno appresta? Ognuno sotto

un vario inganno aggirasi: io vi lotto

contro i fantasmi miei, contro me stesso.