RIMBORSO IVA. Il decreto - già registrato, e
per il quale si stanno predisponendo i mandati di pagamento - prevede
il riparto di 13 milioni 695.000 euro a titolo di rimborso per gli
oneri sostenuti dai comuni relativamente all’IVA per i servizi non
commerciali (di tratta di tutte quelle attività che dovrebbero essere
espletate da enti pubblici e che da questi vengono affidati a soggetti
terzi).“Gli uffici hanno lavorato con grande impegno ed operatività -
aggiunge Scoma - per accelerare al massimo i tempi. E proprio in
quest’ottica e per andare incontro alle esigenze dei comuni, questi
dati sono stati comunicati via fax al fine di poterli inserire
nell’assestamento di bilancio che deve essere approvato entro il 30
novembre”.Tra i capoluoghi di provincia spicca Palermo con 5 milioni
776.188,51 euro, seguita da Messina (€ 1.179.970,036), e Siracusa
(€861.464,75)
FONDO AUTONOMIE. Le risorse assegnate ai comuni dal Fondo
delle autonomie locali, ammontano a 7 milioni 496.305,78 euro e vengono
ripartiti in seguito al monitoraggio dei modelli compilati dai comuni
(su richiesta dell’Assessorato) e alla valutazione degli stessi secondo
criteri e parametri che riguardano, tra gli altri, la dimensione della
spesa sociale in rapporto alla spesa corrente, l’attivazione del
controllo di gestione e dell’organo di controllo interno sulla
regolarità amministrativa degli atti, elaborazione e presentazione del
bilancio sociale e di genere.Dunque, ad esempio, Palermo ottiene 1
milione 146.045,80 euro, Catania 371.354,95 euro e Messina 353.713,05
euro. Nel trapanese, il capoluogo ottiene 71.155,60 euro ma è dietro
Alcamo (113.286,81 euro) e Mazara del Vallo (95.242,36 euro).
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