In una città con una cultura 800entesca come la nostra casi del genere succedono raramente, ed ancora meno sono le denuncie. A Messina sarà questo uno dei primi casi di stalking,  persecuzione in inglese. Ma questa volta è una Lei, la stalker, ed è stata denunciata per molestie, ingiurie, minacce  e lesioni involontarie. Le sue azioni hanno portato la vittima ad un esaurimento nervoso e a seguire le cure di uno psicologo. Sono stati quarantacinque giorni da incubo per Lei, bella, donna in carriera, senza figli né marito, trasferita da qualche anno nell’appartamento di uno stabile del centro città. Viveva da sola e da sola la sera rientrava a casa dopo una giornata di intenso lavoro. Ad attenderla al suo rientro non c'era un qualcuno, ma qualcosa. Un foglio bianco con minacce di morte, insulti, e contenuti a sfondo sessuale. Un appuntamento quasi quotidiano con la paura sino a quando non ha deciso di denunciare i fatti ai Carabinieri.Le indagini puntano su una donna che è spesso ospite del condomino. E’ lei che i carabinieri vedono frettolosamente salire le scale. Vedono anche sotto l’uscio di casa un biglietto che qualche istante prima non c’era. Ecco la colpevole che stranamente non è un Lui, ma un Lei. E’ lei a scrivere i messaggi di morte e la gelosia il movente. Cinquantasette anni, ottimamente portati, con una relazione datata con l’inquilino del piano di sopra. Ci va abitualmente dal suo uomo. Un mese e mezzo fa nota una giovane, bella ragazza, che potrebbe essere una tentazione per il suo compagno. Decide di atterrirla per farla fuggire dal palazzo. Ma la storia finisce con la denuncia e l'arresto.