
«Bisogna considerare - dice Rubegni, amministratore della Impregilo - che al momento dell'offerta, che si basava su valutazioni fatte nel 2003, il petrolio era a 32 dollari al barile e che al petrolio è legato soprattutto il costo della componentistica metallica. Non tutti i materiali sono cresciuti allo stesso ritmo: il rame rispetto ad allora costa quattro volte tanto, l'acciaio invece no. L'adeguamento richiede un impegno reciproco tra cliente e fornitore per trovare una formula per acquistare insieme le materie prime e poterne così bloccare il prezzo. Per questo il governo ha allo studio un provvedimento che tenga conto di queste variazioni. Il Ponte sullo Stretto - ha dichiarato Rubegni - è una grande sfida per tutti gli ingegneri e se si riuscirà a fare saremo molto contenti. Credo però che serva il consenso da parte di tutti: è un'opera che può coronare la carriera di ogni tecnico e di ogni impresa». Il contratto di assegnazione del progetto fu firmato il 27 marzo 2006. Il presidente della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, qualche giorno fa, ha dichiarato: «L'apertura dei cantieri e' prevista per maggio-giugno 2010 e, dopo circa sei anni di lavoro, entro la fine del 2016 ci sara' l'apertura al traffico».