A Palazzo Zanca la I commissione Bilancio si è riunita lunedì, ma non ha potuto avvalersi della presenza dell'assessore al ramo, Orazio Miloro. I consiglieri hanno iniziato ad avere contezza di uno dei grandi "cancri" delle finanze comunali, quello dei debiti fuori bilancio: 31 milioni di euro. Una situazione pesante, a cui come soluzione principale individuata dalla passata amministrazione, quella dell'alienazione dei beni comunali, è inattuabile. La giunta Buzzanca non potrà prevederla nella prossima programmazione in quanto i creditori hanno già avanzato richiesta di ipoteca, dunque qualsiasi introito derivante dalla cessione dei beni andrebbe a loro.
Situazione diversa a Palazzo dei Leoni dove la commissione Bilancio nota subito chei conti della Provincia non solo si mostrano formalmente a posto, frutto di un risanamento finanziario che è stato più volte motivo di vanto per l'ex presidente Leonardi e la sua amministrazione, ma alla voce debiti fuori bilancio risulta un ridicolo quanto inreale zero che suscita stupore. "E' obiettivamente strano che un'amministrazione non abbia nemmeno un euro di debiti fuori bilancio» osserva Pippo Rao, consigliere del Pd, che da ex assessore comunale ai Servizi sociali conosce il ramo, «ma questo ci viene detto e a questo ci atteniamo. Fermo restando che come gruppo faremo degli approfondimenti con dei tecnici e che abbiamo già chiesto una verifica attenta dell'intero bilancio prima che approdi in consiglio". Messina naviga in brutte acque, e per una città marinara entriamo proprio nell'assurdo.