L'Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla "Ineffabilis Deus", che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Il dogma non afferma solamente che Maria è l'unica creatura ad essere nata priva del peccato originale - e ciò fin da nove mesi prima della sua nascita, e cioè al momento del suo concepimento da parte di sua madre, Sant'Anna - ma aggiunge altresì che la Madre di Dio per speciale privilegio non ha commesso nessun peccato, né mortale né veniale, in tutta la sua vita.
La dottrina attuale della Chiesa è che Dio conferisca l'anima alla persona umana non appena essa si forma, nel suo primissimo istante, e cioè al momento del concepimento (in passato vi erano altre ipotesi, legate alla conoscenza scientifica del tempo, che l'anima venisse infusa 40 giorni dopo il concepimento). La dottrina sull'Immacolata Concezione di Maria dà forza, nella visione cattolica, al pensiero della Chiesa sugli embrioni (ritenuti dotati di anima). A differenza dell'apertura verso la dottrina dell'Assunzione, questo dogma non è concepito né condiviso in nessuna sua forma dalle altre Chiese, nemmeno dalla Chiesa ortodossa che però neppure lo nega, in quanto considerato in disaccordo con le Scritture e/o non supportato dalla Tradizione da esse tramandata.
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