Dal 2010 raddoppia la durata della carta d'identità e diventa
obbligatoria per tutti l'impronta digitale. Lo prevede un emendamento
che ha ottenuto il sì bipartisan dalle commissioni Bilancio e Finanze
della Camera.Per Antonio Misiani del Pd questa norma «disinnesca la questione Rom.
Ora le impronte saranno prese a tutti». In realtà, spiega Giulio
Calvisi, sempre del Pd, «si tratta di una vittoria simbolica» perchè la
questione sta maturando in Europa e si parla di una direttiva
comunitaria che obbligherà i Paesi a introdurrele impronte digitali sul
documento d'identità. Prendere le impronte ai bambini nomadi beccati a chiedere l'elemosina,
anche se si tratta di minori: è ciò che vuole attualmente il governo.
«Prenderemo le impronte anche dei minori in deroga alle attuali norme -
ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni -
proprio per evitare fenomeni come l'accattonaggio. Non sarà certo una
schedatura etnica ma un censimento vero e proprio per garantire a chi
ha il diritto di rimanere di poter vivere in condizioni decenti». Il ministro Maroni vuole prendere le impronte digitali a tutti. Anche Orpheus
la pensa allo stesso modo quando riporta sul suo blog alcune possibili
soluzioni al problema sicurezza: «La banca dati del Dna, in grado di
raccogliere le impronte genetiche degli extracomunitari pregiudicati,
soprattutto per reati seriali. Pugno duro anche nei confronti di recidivi e minori,
nessuno sconto per chi "ci ricasca" e abolizione delle attenuanti per i
minori con la possibilità di arrestare anche i baby scippatori e il
reato di riduzione in schiavitù per chi li costringe alla strada. Gli
italiani saranno anche stupidi, come sostiene il vate Santoro, ma sanno
distinguere fra chi vende fumo e chi s'impegna a risolvere
concretamente i loro problemi. L'Italia non é il "loft" veltroniano,
strabordante buonismo catto-comunista, nè il salotto radical-chic di
Santoro, dove gli arrogantoni intellettualoidi di sinistra fanno figure
da "cioccolataio" (con tutto il rispetto per la categoria)».Frattini,
aveva dichiarato in un'intervista recente "che l'Europa avrebbe rivisto
il regolamento di Schengen per il controllo delle frontiere - come si
legge sul post di Democrazia diretta - e che dal 2009 sarebbe diventato obbligatorio l'uso dei visti con i dati biometrici: "Chi non appartiene all'area Schengen deve
farsi prendere le impronte, anche se europeo", diceva l'ex commissario
alludendo a bulgari e soprattutto rumeni. Peccato che Bruxelles la
pensi in maniera diversa".