In Italia i patentati over 60 sono 6.840.059, il 19,2% del popolo dei
guidatori, rivela l'Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia
Stradale). Un guidatore in là con gli anni è un guidatore sempre meno reattivo, sempre meno performante. Qualche esempio? Pochi giorni fa, in provincia di Varese, un 97enne alla
guida di una minicar ha investito due donne. L’uomo, che aveva la
patente scaduta da qualche mese, guidava un piccolo veicolo ma non
possedeva neppure la patente del ciclomotore necessaria alla guida
delle minicar. Ha investito le malcapitate, una delle quali è rimasta
"agganciata" al paraurti ed è stata trascinata per diversi metri dall'ignaro conducente. L'anziano ha concluso la sua corsa schiantandosi contro un albero. Giorni prima, in provincia di Napoli, un 90enne
alla guida ha tagliato la strada a un motociclista. È stato fermato dai
vigili, che effettuando un controllo dei documenti hanno scoperto che
la patente era scaduta da oltre un anno. «Adesso come faccio senza
poter guidare l’auto?», si è lamentato l'uomo. «Sarebbe bello
avere il coraggio di dire che non è il caso di rinnovare la patente,
che ci sono problemi più gravi nella vita di un essere umano, che per
queste cose non è mai morto nessuno». Già, non è facile ma a un certo momento diventa necessario. Perché per i diretti interessati, a loro volta, è difficile valutare in modo critico le proprie abilità e capacità, ammettere che vista, riflessi e udito non sono più quelli di una volta. «Sarebbe socialmente opportuno stabilire un limite superato il quale si tolga la possibilità guidare, perché garantirebbe più sicurezza sulle strade. Ciò varrebbe sia per l'anziano al volante che per gli altri».