23/02/2008 - Gli arrestati nell'operazione congiunta di ieri condotta da polizia e carabinieri a Messina sono: Rosario Tamburella, 49 anni, Concetto Aloisi, 57, Luciano Brigante, 29, Yvan Brizzi, 27, Carmela Catrini, 33, Giovanni Fusco, 51, Vincenzo Grazioso, 34, Giuseppe Lo Presti, 36, Letterio Lo Presti. 29, Letterio Morabito, 58, Antonino Pandolfino, 25, Salvatore Strano, 34, Annunziato Radesi, 27, Cono Surace, 26, Francesco Tamburella, 24, Giuseppina Tamburella, 26 e Alessandro Virzì, 22. E' invece ancora ricercato Arturo Marabello, di 34 anni.

Gli arrestati sono accusati a vario titolo di estorsione, tentata estorsione, usura e spaccio di sostanza stupefacenti. Il sodalizio criminale era guidato da Rosario Tamburella sorvegliato speciale già arrestato per estorsione e usura e personaggio di spicco dei clan operanti nella zona sud della città. Tamburella era stato per molto tempo accanto al boss Giuseppe Mulé a cui lo legava una forte amicizia. L'attività di indagine ha avuto inizio a seguito di una denuncia presentata l'11 settembre del 2006 ai carabinieri dalla titolare di un negozio di via Marco Polo, a Messina, la quale ha denunciato di aver subito una richiesta estorsiva di 30 mila euro, richiesta avanzata per iscritto su un foglio di carta. Qualora non avesse pagato il suo negozio sarebbe stato fatto esplodere.
Le attività di indagini successive avrebbero dimostrato che ad altri due esercizi commerciali della zona era stato recapitato un foglio di block notes con una richiesta estorsiva. Dopo ulteriori pedinamenti e intercettazioni si è individuato in Tamburella l'organizzatore delle minacce.Rosario Tamburella e altri componenti del gruppo criminale erano dediti anche al traffico di sostanze stupefacenti in particolare cocaina e marijuana. Nel corso delle attività di indagine la squadra mobile ha sequestrato tre chili di droga.
Il sostituto procuratorie Fabio D'Anna durante la conferenza stampa ha sottolineato "l'importanza del coordinamento tra le due forze di polizia che ha permesso il successo dell'operazione e ha rimarcato con delusione il fatto che ancora oggi i commercianti oggetto di minacce non contribuiscano, o danno scarsi contributi, all'arresto dei loro vessatori".
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