Altro che termovalorizzatore, il futuro dello smaltimento dei rifiuti è il dissociatore molecolare. I consiglieri comunali di Risorgimento Messinese, Carreri e Serra, avanzano una proposta alternativa al termovalorizzatore.
"Con il dissociatore - dicono i due consiglieri - questo è possibile. Non si tratta di un’invenzione del futuro, ma di un qualcosa che è già in funzione in diverse realtà, anche italiane. Tutto può essere trattato da questo tipo d’impianto a differenza di quanto avviene nel termovalorizzatore che brucia solo Cdr, che dovrebbe essere senza plastica e rifiuti industriali". Con il dissociatore non vi è la necessità della raccolta differenziata, l’impatto ambientale è vicino lo zero, non ci sono emissioni di diossina né altre sostanze inquinanti. Nel dissociatore la trasformazione avviene scindendo le molecole organiche complesse in molecole più semplici: idrogeno, metano e monossido di carbonio. Si generano gas sintetici chiamati “Syngas”, vettori energetici estremamente puliti e versatili. I sistemi di recupero energetico adottabili dipendono esclusivamente dalle esigenze dell’utilizzatore finale, in particolare il gas può essere: bruciato in caldaia per ottenere calore; utilizzato nel motore a scoppio; riformato in idrogeno per essere utilizzato in una cella a combustibile per generare energia elettrica".
L'impianto tratterà un consistente quantitativo di rifiuti. Sarà molto più grande di quello attivato a Larderia, dove viene trattato il cartone proveniente dalla raccolta tra gli esercizi commerciali attivata dall'Ato3 qualche mese fa.