Solo 3000 acquirenti, a fronte di un'aspettativa del doppio. «Non ci nascondiamo dietro ad un dito - ha detto il direttore del centro commerciale di Tremestieri -, abbiamo avuto un'affluenza limitata questa domenica. Ma certo, abbiamo saputo di poter aprire solo venerdì: non c'è stato il tempo di pubblicizzare la novità.» Il CcT potrebbe decidere di chiedere un risarcimento al Comune, come si sente nell'anticamera di Palazzo Zanca, e come lo stesso direttore, pur non confermando, non ha negato.

Ma perché aprire la domenica è tanto importante!!! Questo il perchè di Domenico Rinaldi: «Se si osserva tutta la zona tirrenica, da Brolo verso Messina, tutti i negozi hanno facoltà di aprire la domenica. Lo stesso vale da Santa Teresa fino alle porte di Catania. Messina città è una nicchia che resiste a questa innovazione, che ormai è inevitabile. In questo modo si finisce per favorire il mercato esterno. Capisco le ragioni dei piccoli commercianti , per i quali risulta antieconomico aprire la domenica, ma per noi è diverso. Per questo noi chiediamo di introdurre la facoltatività, non la obbligatorietà dell'apertura. Chi parteggia per la chiusura non porta motivazioni valide, è un campo duro, ma chi ci lavora sa che è così e deve affrontare la situazione».

L'assessore Puglisi ha una brutta gatta da pelare per trovare una mediazione tra le richieste dei grandi distributori, supportati dalla sentenza del Tar  e le esigenze dei piccoli che si oppongono con l'aiuto della Confcommercio. Chi vincerà? per ora lo sappiamo, ma a Messina non si sa mai cosa succederà domani. Sarà di nuovo immobilismo?