Inviata una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dal Sindaco Buzzanca per
evidenziare i disagi del settore dell'igiene cittadina e richiedere
risorse finanziarie adeguate. Questo il testo della nota: “ Le
precedenti amministrazioni (commissariali e di centrosinistra) del
Comune di Messina, hanno sempre previsto per l'igiene pubblica
cittadina una somma certamente inferiore a quella necessaria per
garantire un efficiente e continuo servizio. Tale situazione da un lato
ha fatto lievitare i debiti della Società Messinambiente (Società a
totale capitale pubblico) che si occupa dei servizi di igiene pubblica
cittadina e dall'altro non ha garantito, proprio per la mancanza di
sufficienti risorse economiche, il servizio essenziale di spazzamento,
raccolta e smaltimento dei rifiuti che, addirittura, si è più volte
interrotto. Gli ingenti debiti pregressi non consentono di attuare un
serio piano economico finanziario, non permettono di rinnovare un parco
mezzi ormai obsoleto, non consentono di garantire un servizio
essenziale e si vive in continua emergenza igienico sanitaria. Negli
ultimi tempi l'emergenza è diventata la regola e si rischia la totale
paralisi di un servizio che, per mancanze di mezzi e di risorse
economiche, potrebbe bloccarsi. La situazione è tanto più difficile se
si considera che nell'ambito comunale non esiste una discarica e che i
rifiuti vengono conferiti in un sito fuori Comune con costi di
trasporto sicuramente eccessivi e non sostenibili dalla comunità
Messinese. Inoltre, i mezzi in dotazione per la raccolta ed il
trasporto in discarica sono in circolazione da nove anni e sono
talmente vecchi che spesso si bloccano e non assicurano continuità del
servizio. Senza considerare che non possono garantirsi gli stipendi ai
530 dipendenti della Messinambiente, le cui quote sociali sono
intestate per il 99% al Comune di Messina. Sempre più spesso gli organi
di stampa, purtroppo senza esagerare, paragonano la realtà locale alla
emergenza napoletana. Anche per l'anno 2009, pur ottimizzando al
massimo i costi e pur avendo questa Amministrazione previsto e
progettato la realizzazione di una discarica nel territorio messinese,
una raccolta differenziata più spinta oltre alla riconversione di un
inceneritore presente nel territorio la spesa minima da sostenere per
garantire con regolarità e continuità il servizio di igiene pubblica
cittadina ammonta ad 43.800.000,00 ed è eccessiva per le esigue risorse
economiche del Comune di Messina. In ogni caso la Messinambiente non
potrà fare fronte agli ingenti debiti accumulati in passato con la
conseguenza che quasi certamente non potrà essere garantito lo
spazzamento, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La situazione è
talmente grave che, in tempi brevi senza un contributo straordinario
simile a quello concesso per la società Amia di Palermo o in altre
regioni, la città di Messina si troverà in piena emergenza
igienico-sanitaria. Tale consapevolezza e il dovere di evitare una
emergenza rifiuti che farebbe piombare la città in piena crisi con
conseguente inquinamento dell'area, dell'acqua e del suolo impongono
uno stanziamento straordinario simile a quello attuato in altre parti
d'Italia, non inferiore ad 25.000.000,00 e che consenta di sanare i
debiti passati, fronteggiare una situazione che rischia di esplodere in
modo incontrollato ed incontrollabile e di attuare un serio e
programmato piano industriale per ottimizzare il ciclo dei rifiuti.
D'altra parte la città tutta sollecita la risoluzione di un problema
non più procrastinabile ed attende uno stanziamento straordinario che
altri hanno ottenuto e che apprezzerebbe perché eviterebbe il ripetersi
di una crisi igienico sanitaria con conseguenze gravi ed
imprevedibili”.