Un gruppo di ricercatori dell’Università di Messina, coordinati dalla professoressa Clara Urzì del Dipartimento di Scienze della Vita, ha isolato e descritto due nuove specie di batteri del genere Kribbella ritrovati sulle pareti delle catacombe romane di San Callisto. Le due specie sono state chiamate Kribbella catacumbae e Kribbella sancticallisti. Nell'ambito del progetto di ricerca Cats (cyanobacteria attack rocks) finanziato dall'Unione europea, la scoperta è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology. Questi microrganismi fanno parte di una comunità microbica responsabile dei fenomeni di degrado delle superfici ed il loro studio potrebbe fornire informazioni molto utili per la conservazione del patrimonio artistico. "Le particolari condizioni presenti nelle catacombe consentono l’evoluzione di specie tipiche, - afferma Clara Urzì - infatti, le due differenti specie di batteri del genere Kribbella sono state isolate in siti molto vicini tra loro. Ciò dimostra che anche piccoli cambiamenti nelle condizioni del micro-ambiente possono portare i batteri ad evolversi separatamente".