Quando il gioco continua, quando l’ipocrisia, la disonestà e il cinismo toccano il fondo, quando si perde la fiducia nelle istituzioni, quando strateghi della politica non si accorgono del disgusto che provocano alla gente, della rabbia, della nausea che sale, del dolore per non avere ricevuto il riconoscimento della propria intelligenza, né il rispetto della sensibilità e della dignità, muore la società civile, muoriamo tutti.
E quando in un paese, in un villaggio, in una città scandali e la corruzione annientano il cittadino che non trova risorse, né risposte alle proprie esigenze si è alla fine; la fine del bello che poteva essere e non è stato.
Quando manca il dialogo con i giovani, quando la cultura non promuove valori, quando l’orgoglio di essere figlio di una città viene calpestato e si è costretti ad emigrare, non c’è più storia. Grazie a voi istituzione di un epoca di malaffare. Oggi partono in tanti…  e poi di tanti altri giovani partiranno…  lasceranno la loro città per cercare il lavoro…
Il sud manterrà le sue bellezze paesaggistiche, che gli sono state donate da Dio, ma perderà i suoi giovani. Ed a piangere saremo in molti, consci di quello che potevamo e non è stato fatto. Un grazie a tutte le istituzione, quelle del passato e quelle del presente, grazie per quello che avete tolto ad una civiltà di persone per bene... non certo come voi.