Un ricorso è stato presentato per richiedere l'annullamento delle
elezioni provinciali che si sono tenute il 15 ed il 16 giugno del
corrente anno per il rinnovo del consiglio messinese.
Il tentativo legale, inoltrato da Carmelo Campochiaro, residente a Librizzi e candidatosi al consiglio provinciale nelle file di Forza Nuova.
Campochiaro, nel documento presentato al Tribunale Amministrativo,
spiega che il 21/05/2008, veniva presentata, presso il tribunale
di Mistretta la lista
del partito. Il Cancelliere del Tribunale avrebbe rilasciato apposita
attestazione. «Senonchè - si legge nel ricorso- a seguito dell'affissione nel periodo
antecedente il giorno delle elezioni amminitrative, dei manifesti
elettorali indicanti i simboli ed i candidati presso le pubbliche vie,
veniva accertata l'esclusione (rectius: mancata inclusione) del
ricorrente nella lista di appartenenza».
Successivamente, il 10/06/2008, Carmelo Campochiaro presentava una istanza di revoca in autotutela del provvedimento
amministrativo presso la Commissione Elettorale del Tribunale di
Mistretta, chiedendo di provvedere all'ammissione e alla relativa
indicazione del suo nome sui manifesti elettorali.
«In verità - scrive l'avvocato Catanzaro che segue Campochiaro - nessun provvedimento di
esclusione e/o provvedimento di revoca di ammissione è stato mai
emanato nei confronti del sig. Campochiaro, ergo non consta a questa
difesa né tantomeno al ricorrente l'esistenza di atti e/o provvedimenti
fondanti una motivata ragione della mancata inclusione del nome del
candidato nella lista presentata, e, pertanto, detta esclusione appare
illegittima e priva di ogni fondamento giuridico, di fatto lesiva del
diritto esplicitamente sancito dalla legge di candidarsi e partecipare
a qualsiasi elezione venga indetta». Si tratta dunque della violazione
della L.R. 9.05.1969 n.14, art.12: ecceso di potere sotto il profilo
del travisamento dei fatti, sviamento ed illogicità manifesta. Il Campochiaro spera di ottenere la
dichiarazione di invalidità delle elezioni provinciali che lo hanno
visto immotivatamente escluso.